È legge: San Francesco torna festa nazionale. Dal 2026 scuole e uffici chiusi il 4 ottobre

2 ottobre 2025

Il 4 ottobre, giorno dedicato a San Francesco d’Assisi, tornerà presto a essere segnato in rosso sul calendario. Dal 2026, infatti, la ricorrenza del Santo Patrono d’Italia sarà nuovamente festa nazionale, con la conseguente chiusura di scuole e uffici pubblici.

Una ricorrenza che torna ufficiale

La decisione arriva in occasione dell’800 anniversario della morte di San Francesco, che cadrà proprio nel 2026. Dopo quasi cinquant’anni – la festività era stata abolita nel 1977 – il Parlamento ha avviato l’iter per restituire alla data il valore civile che aveva perso. La Camera voterà il 18 settembre, e il passaggio al Senato non dovrebbe incontrare particolari ostacoli, visto l’appoggio generale della maggioranza.

Ma il primo anno utile per “godersi” un vero ponte sarà però il 2027: il 4 ottobre cadrà infatti di lunedì, mentre nel 2026 la data coinciderà con una domenica.

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Cosa cambia per famiglie e lavoratori

Il ritorno della festa nazionale avrà effetti concreti sull’organizzazione delle famiglie e dei lavoratori. Per i genitori, significherà un giorno in più di chiusura scolastica, da gestire tra impegni domestici e professionali. Per chi lavora nel settore privato, la giornata sarà retribuita come gli altri festivi, con eventuali maggiorazioni. Alcune categorie del pubblico impiego, come le forze dell’ordine, potranno invece contare su un giorno libero aggiuntivo.

Naturalmente, questa scelta avrà anche un impatto economico: lo Stato dovrà sostenere i costi della retribuzione extra, calcolata in 10.684.044 euro tra sanitari e forze dell’ordine.

Il dibattito politico

Nonostante l’ampio consenso, non sono mancate proposte alternative. Alcuni deputati hanno chiesto di includere anche il 19 marzo, festa di San Giuseppe, tra le festività nazionali, ma il governo ha respinto l’idea sottolineando l’eccessivo costo e il rischio di aprire la strada a ulteriori richieste.

Per ora, quindi, il 4 ottobre tornerà a essere la giornata dedicata a San Francesco, con tutto ciò che comporta: una nuova festività civile, un’occasione di riposo per i lavoratori e un giorno da vivere in famiglia, all’insegna della memoria del patrono d’Italia.

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