Scuola: vietati i cellulari anche per scopo didattico e obbligo del diario cartaceo

23 giugno 2025 –

L’ennesima circolare del Ministro dell’Istruzione Valditara, cerca di mettere un fermo definitivo ai dispositivi elettronici in classe, anche nei licei e istituti professionali, e anche per scopi didattici.

Circolare anti-tecnologia in classe

Il tema degli smartphone in classe è dibattuto da anni: se siamo tutti d’accordo, genitori e insegnanti, sul fatto che sarebbe meglio limitare l’uso dello smartphone in classe per fini personali e ricreativi (e infatti il divieto esiste già dal 2007), però non tutti vedono i dispositivi elettronici come il male incarnato.

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Durante la pandemia l’uso dei tablet e smartphone in classe e a casa era diventato forse troppo pervasivo, per ovvi motivi organizzativi e per scopi puramente didattici. Già nel 2024 la circolare del Ministro Valditara aveva vietato l’uso degli smartphone alle elementari e alle medie, anche per scopi didattici, cercando di frenare una diffusione capillare inevitabile.

Al convegno “La scuola artificiale – Età evolutiva ed evoluzione tecnologica“, che si è svolto a Roma il 10 luglio 2024, il Ministro aveva annunciato le due iniziative, poi confermate sui social.

Di recente, il Ministro ha esteso il provvedimento (si tratta di una circolare ministeriale) anche a licei e istituti tecnici e professionali.

“Facendo seguito alla nota ministeriale n. 5274 dell’11 luglio 2024, riguardante il primo ciclo di istruzione, con la presente circolare si dispone anche per gli studenti del secondo ciclo di istruzione il divieto del telefono cellulare durante lo svolgimento dell’attività didattica e più in generale in orario scolastico”.

Aveva fatto discutere molto anche la sospensione di uno studente in Campania, per aver usato il cellulare in classe: per questo motivo gli era stata preclusa la gita scolastica, ma i genitori hanno fatto ricorso al TAR e vinto la causa. Se da un lato è giusto far rispettare le regole agli studenti, dall’altro la decisione di privarli di un’attività didattica e formativa è sembrato decisamente esagerato.

Inoltre il tribunale ha tenuto conto che la sospensione era stata decisa senza confrontarsi minimamente con i genitori dello studente, stracciando quindi il famoso principio di partecipazione e collaborazione scuola-famiglia.

Eccezioni al divieto

Nelle prime circolari che imponevano il divieto nelle scuole primarie e medie, si leggeva che il divieto fosse assoluto. Tuttavia il Ministro ha voluto specificare le eccezioni previste per il divieto di uso del cellulare in classe.

“Resta inteso che l’uso del telefono cellulare sarà sempre ammesso nei casi in cui lo stesso sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico personalizzato come supporto rispettivamente agli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento ovvero per motivate necessità personali. Analogamente, l’utilizzo del telefono cellulare rimane consentito qualora, sulla base del progetto formativo adottato dalla scuola, esso sia strettamente funzionale all’efficace svolgimento dell’attività didattica nell’ambito degli specifici indirizzi del settore tecnologico dell’istruzione tecnica dedicati all’informatica e alle telecomunicazioni”.

Obbligo del diario cartaceo

Sotto lo stesso segno la circolare del 2024 stabiliva l’obbligo del diario cartaceo: in realtà non è mai scomparso, ma in molte scuole era in parte sostituito dal registro elettronico per segnare compiti, voti e comunicazioni varie alla famiglia.

«Il genitore potrà controllare, se il figlio non gli fa vedere il diario – ha dichiarato Valditara – però così il bambino si abitua a scrivere. Noi dobbiamo riabituare i nostri ragazzi al rapporto con la penna e con la carta».

Per quanto riguarda il diario cartaceo, l’idea è appunto quella di riabituare i ragazzi alla scrittura con carta e penna, capacità che secondo molti si è persa nei bambini e ragazzi “nativi digitali”.

La scuola tecnologica è un male?

Alla luce di queste circolari, si evince la volontà di estirpare alcune tecnologie dalla scuola e ripristinare certe abitudini: nello stesso segno anche la revisione delle Indicazioni Nazionali per quanto riguarda le materie e i programmi scolastici.

Molti studi hanno evidenziato l’impatto dei social e degli smartphone sulle nuove generazioni, e un generalizzato calo dell’apprendimento messo in relazione con l’uso delle tecnologie in classe, Anche l’uso dell’intelligenza artificiale andrebbe regolato per evitare facili scorciatoie da parte degli studenti, ma questo non vuol dire rifiutare ogni nuova tecnologia.

La difficile applicazione della norma in classe e l’opinione degli italiani

Purtroppo, come molti insegnanti hanno già evidenziato, la nuova circolare in realtà non stabilisce nulla di nuovo: una legge esisteva già, dal 2007. Il nodo principale sarà nei mesi futuri farla rispettare. Alcuni istituti si sono organizzati facendo lasciare i cellulari all’esterno delle classi all’inizio delle lezioni. Tuttavia si evidenziava già la difficoltà degli insegnanti nel far rispettare il divieto.

E sebbene nei recenti sondaggi (tra cui l’ultimo realizzato da Alessandra Ghisleri, celebre sondaggista) la maggior parte degli italiani è d’accordo nel vietare il cellulare agli under 14, altri opinionisti rimarcano che ci si dovrebbe forse impegnare di più, in qualità di educatori, nell’insegnare l’uso corretto dei dispositivi elettronici anziché vietarli.

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