Savona, bimbo salvato da un bagnino: aveva rischiato di annegare in piscina

Dopo un tragico episodio molto simile avvenuto in provincia di Latina qualche settimana fa, arriva da Savona un nuovo caso che riguarda la sicurezza dei più piccoli in piscina: infatti, un bimbo di nove anni ha rischiato di annegare dopo essere stato letteralmente “risucchiato” dall’impianto di aspirazione, prima di essere messo in salvo.

Risucchiato dal bocchettone della piscina

Per i presenti e per Denis, il piccolo protagonista di questa vicenda per fortuna conclusasi a lieto fine, sono stati attimi di autentico terrore e che in seguito hanno riportato alla mente quanto accaduto tempo fa a Sperlonga (Latina) con esiti ben più tragici. A Borgio Verezzi, piccolo comune in provincia di Savona, un bambino di soli nove anni ha rischiato di annegare in piscina se non fosse stato per il tempestivo intervento di un bagnino e successivamente il ricovero in ospedale.

Stando a quanto si apprende dalle cronache locali, il piccolo si trovava in acqua presso la struttura del Camping Park Mara della località ligure quando, a un certo punto, non è riuscito più a risalire in superficie: il bambino è stato infatti letteralmente “risucchiato” dal bocchettone del sistema di aspirazione di cui sono dotate sott’acqua le piscine, tanta era la forza della pompa dell’impianto.

Il salvataggio e la rianimazione

Per fortuna di Denis, originario di San Donato Milanese, il bagnino che era presente si è accorto subito di ciò che stava accadendo e si è tuffato in acqua: tuttavia, proprio per via della pompa non è riuscito a salvarlo immediatamente e si è reso dunque necessario spegnere prima l’impianto di aspirazione della stessa piscina. Una volta riportato in superficie, degli infermieri presenti al Camping Park Mara hanno provveduto a rianimare Denis, prima che questi fosse stato trasportato d’urgenza, con un elicottero dei Vigili del Fuoco, presso l’Ospedale Gaslini di Genova dove adesso le sue condizioni di salute non destano preoccupazione e non è più in pericolo di vita. “È un miracolo che mio figlio sia ancora vivo” ha raccontato il padre del bambino alla stampa, spiegando che nel momento in cui era riemerso dall’acqua, privo di conoscenza, aveva davvero temuto il peggio.

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