Se il tuo bambino dorme poco invecchia prima

Ogni mamma sogna che il proprio bambino dorma come un angioletto. Da oggi c’è un motivo in più per sperarlo: infatti, da una recente ricerca scientifica, è emerso che l’invecchiamento delle cellule è strettamente collegato alle ore di sonno del bambino. Per le mamme e papà abituati a passare le notti in bianco sembra quasi prospettarsi il finale di una favola… E vissero tutti giovani e addormentati! Bambini, ma soprattutto, i genitori!

L’importanza del sonno per il bambino

La scienza mette finalmente in luce l’importanza che il sonno ricopre nella crescita di un bambino e non solo perché permette a tutta la famiglia di vivere le ore diurne come degli zombie. È la voce autorevole di un team di ricercatori dell’Università americana di Princeton ad informare che l’invecchiamento delle cellule è più precoce nei bambini che dormono poco.

Lo studio pubblicato sulla rivista medica Journal of Pediatrics ha coinvolto ben 1.567 bambini di 9 anni, scelti per la ricerca “Fragile Families and Child Wellbeing Study“, un progetto ad ampio raggio per valutare i cambiamenti di stile di vita in un bacino di oltre 200.000 persone.

Dai dati emersi risulta che i bambini che manifestano sonno agitato e discontinuo hanno i telomeri più corti – dell’1,5 % per ogni ora di sonno in meno – rispetto a quelli che riposano bene. I telomeri sono delle “porzioni” di DNA situate al termine dei cromosomi che hanno in compito di mantenere integri i cromosomi durante il processo di scissione delle cellule. Si può dire che questi telomeri sono come degli orologi che dicono alla cellula quanto tempo le resta da vivere perciò più questi sono corti e più le cellule deperiranno velocemente.

Come “insegnare ” a dormire al bambino?

Un buon sonno, dunque, allungherebbe la vita. Effettivamente non si può negare che un bambino risposato sappia affrontare meglio lo stress fisiologico. Va però anche precisato che i bambini insonni non sono meno in salute degli altri, ma è importante che in caso di insonnia del bambino i genitori si rivolgano al proprio pediatra.

Esistono dei consulenti del sonno che aiutano mamme e bambini a trovare una soluzione alle notti bianche dei più piccoli. Ma quali sono le piccole strategie che una mamma può attuare per contribuire ad un buon riposo? Far cenare il bambino almeno 2 ore prima della nanna, non consentire di giocare con videogiochi e cellulari la sera e inventare un rituale da ripetere tutte le sere prima di dormire miglioreranno la situazione.

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