Seno piccolo, e il latte dove lo metto?

Quando si entra nel magico mondo della maternità si deve far fronte a tutta una serie di dicerie popolari, miti e false leggende che mettono in crisi la neo mamma, soprattutto riguardanti l’allattamento. Ci si potrebbe scrivere uno stupidario da far venire le lacrime agli occhi.

Ma purtroppo, quando l’esperienza è poca, i dubbi ci assalgono e allora possiamo anche cadere vittime delle credenze popolari più ridicole. Una tra le più odiose è sicuramente quella che chi ha il seno piccolo non avrà latte a sufficienza, come se noi donne fossimo dei meri contenitori.

E allora chi ha il seno più grosso è ben visto dalla società mammifera: “Tu si che potresti sfamare un reggimento!”, chi invece lo ha piccolo si deve sentir dire frasi come: “Non hai abbastanza latte”, “Morirà di fame” “E dove lo attacchi?”. Insomma, sfatiamo quest’assurdità una volta per tutte, il seno non è un silos per lo stoccaggio del latte, il seno è un fluire di cibo, quello perfetto, per il nuovo arrivato.

Il seno grande non è indice di abbondante produzione, ma solo di un discreto accumulo di adipe. Il latte però non viene prodotto dall’adipe, ma dalle ghiandole e queste, salvo rarissimi casi, producono latte. Quindi se si ha una prima, anche scarsa, si può, anzi, si deve, comunque allattare. La montata lattea arriverà regolarmente e il nostro bambino sarà cibato come quello di una donna col seno grande. Se invece ci fossero davvero problemi nella produzione e ripetiamo che sono davvero molto rari, la soluzione può essere trovata assieme a una consulente dell’allattamento, come quelle messe a disposizione gratuitamente da La Leche League o da quelle private professionali IBCLC.

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