Come si organizzano le mamme lavoratrici: tre testimonianze

Le mamme lavoratrici da sempre si impegnano per ottimizzare i tempi, crescere i loro figli in un ambiente sano e dedicarsi a famiglia e carriera nella giusta dose. Ascoltano le loro esigenze di mamme ma con la consapevolezza che devono svegliarsi la mattina per andare a lavoro.

Ma come riescono a organizzare il loro tempo e riuscire a fare tutto? Come si impegnano nel quotidiano a sfruttare al meglio i loro superpoteri di mamme?

Lo abbiamo chiesto a tre donne lavoratrici con bimbi di età diverse, alcune supportate da aiuti esterni e altre senza. Raccogliere una testimonianza diretta ci aiuta a capire come si svolge la loro vita tra famiglia e lavoro e con le loro parole vogliamo infondere forza a tutte quelle mamme che cercano di far coincidere e incastrare ogni impegno.

Ecco le tre testimonianze.

Claudia: lavoratrice autonoma, mamma di Alessandro di 3 anni e Clea di 1 mese e mezzo

Come mi organizzo? Fortunatamente ho mia suocera e la mia nonna disponibili. La mattina stanno con mia suocera mentre il pomeriggio li porto con me a lavoro perché mi è concesso.

Mi gestisco bene anche perché i miei due bimbi sono buoni. Vedremo come sarà più avanti ma non mi demoralizzo.

Ezia: dipendente e mamma di Lorenzo, un anno

Per una mamma che lavora non è facile riuscire a incastrare perfettamente il ruolo di casalinga, moglie e mamma. Non è semplice perché, soprattutto all’inizio quando si rientra a lavoro, non si vuole trascurare nulla: le pappe, le faccende domestiche, la cucina e il marito.

E invece piano piano io ho capito che non potevo pretendere troppo da me stessa, non potevo eccellere in tutto e a poco a poco ho trovato un equilibrio. Ce ne sono voluti di mesi per rinunciare alle pulizie serali a favore di una dormita più lunga ma ci sono riuscita. Adesso affronto serena le giornate nonostante procedano a ritmo serrato.

Nel mio giorno libero dedico del tempo alle pappe cuocendo a vapore e surgelando verdure, legumi, carne e pesce. Congelo tutto in vasetti monoporzione che mi rendono pranzi e cene di Lorenzo meno problematici. Lavoro per la maggior parte dei giorni di pomeriggio e quindi tornando a casa tardi scelgo di preparare una cena semplice e veloce riuscendo così ad andare a letto ad un orario decente, o quasi. La mattina sono quasi sempre libera per cui riesco a pianificare la giornata, fare la spesa e una passeggiata con Lorenzo.

Ammetto che ho bisogno di un supporto per cui mi appoggio all’aiuto di mio marito e di mia madre. Lavorare con un bimbo piccolo sicuramente rende la vita familiare più dinamica, per non dire complicata, ma per me ne vale la pena. Mi fa apprezzare i momenti che trascorro con mio figlio e mio marito rendendoli preziosi.

Claudia: impiegata amministrativa, mamma di Marcello, 2 anni e mezzo

Marcello compirà tre anni a Settembre con l’ingresso alla scuola materna, aria di cambiamenti in vista. Sono rientrata al mio lavoro di Impiegata Amministrativa alla fine del periodo obbligatorio della maternità, non avendo la disponibilità dei nonni, ho affidato mio figlio, a soli tre mesi e mezzo nelle mani di perfette sconosciute, ancora ricordo le facce allucinate delle persone a cui illustravo la mia scelta.

Ho pianto tanto la prima settimana, quando lo lasciavo al mattino, ma devo ammettere che dopo tre mesi intensi di vita 24 ore su  24 insieme, quelle quattro ore mi sono servite per iniziare la mia nuova vita, anche lavorativa, con la gestione di un bambino.

Questo non mi ha impedito di continuare ad allattare in modo esclusivo Marcello, che sino all’anno si svegliava ancora ogni 3 ore la notte. Non avendolo abituato al biberon a metà mattina ho usufruito delle ore di allattamento andando al nido per la poppata.

Sono sopravvissuta.  Non perché sono una mamma dai poteri speciali, ma perché con la giusta organizzazione del tempo tutto si può fare, anche pensare al secondo!

Il video della settimana

29 commenti

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Ciao io sono la mamma che lavora 5 ore al giorno. Ci tenevo a scrivere, a questo punto, che lavoro dalle 16 alle 21 (rientrando a casa alle 21e45) 6 gg su 7 tutti i sabato e tutte le domeniche compresi i festivi. Io e mio marito non ci vediamo più in pratica perché lui lavora fino alle 16 e io vado via alle 15. Non riesco a cenare con mio figlio e mio marito e non riesco a metterlo a letto la maggior parte delle volte. Le nostre famiglie sono a 50 km di distanza per cui non posso servirmi dell’aiuto dei nonni. Dormo se mi va bene 5/6 ore a notte perché la sera mi tocca rendere decente la casa (senza fare le pulizie profonde ovviamente). Il mio lavoro dista 30 km da casa e ci arrivo inevitabilmente già stanca e sempre all’ultimo min perché sono sempre in rotardo. Se volete sentirti dire questo ok. Io ho cercato di trasmettere i lati positivi dell’essere una mamma lavoratrice. È molto più facile lamentarsi che affrontare le difficoltà.

  2. Io ho davvero grosse difficoltà a tenere in ordine la casa e a organizzarmi con lavaggi stiraggi ecc… il mio bimbo ha 16 mesi ma davvero non mi fa fare niente quando siamo a casa assieme!!!! La sera va a letto sempre più tardi e io sono sempre più stanca! Mi chiedo se sono normale io e se solo le altre mamme hanno i super poteri.

  3. Che articolo è. Una ha mezza famiglia a disposizione ,una lavora mezza giornata e sono buonissimi anche qd se li porta al lavoro e un’altra lo lascia al nido da qd è nato. E quindi? Date consigli alle mamme disperate invece

    • Cambia poco al senso del mio discorso.. I ritmi adesso sono troppo frenetici e vedo sempre piu mamme in difficoltà. Servono consigli su come organizzarci, esperienze di giornate veramente difficili vissute personalmente.

    • Stéphanie Federico si ma le tre ragazze intervistate sono mamme che si sono organizzate e come per tutti non è stato semplice. Chi è mamma sa quanto è difficile organizzarsi a prescindere da tutto. Comunque prendo il tuo prezioso consiglio come spunto per gli articoli e ti ringrazio.

    • Stéphanie Federico si ma le tre ragazze intervistate sono mamme che si sono organizzate e come per tutti non è stato semplice. Chi è mamma sa quanto è difficile organizzarsi a prescindere da tutto. Comunque prendo il tuo prezioso consiglio come spunto per gli articoli e ti ringrazio.

  4. Voglio una testimonianza di una mamma infermiera a tempo pieno con i turni,un marito militare perennemente in giro senza preavviso, giorno, notte e mesi e mesi, nonni lontani e ancora lavoratori con due bambini, uno di 2 anni e 1/2 e uno di 1 mese e 1/2……devo prendere spunti!

    • Ciao Donatella, nelle testimonianze c’è chi lavora tutto il giorno. Claudia ad esempio ha due bimbi e la più piccola di un mese e mezzo se la porta con sè mentre lavora :)

    • Donatella Piacentino si è vero, purtroppo non tutti i lavori lo permettono. Io ad esempio lavoro da casa quindi ho la fortuna di lavorare con Francesco sotto le gambe. Molte volte mi fa impazzire però ammetto che è molto meglio averlo vicino che stare a km di distanza.

    • Inizialmente quando ho letto l’articolo, mi aspettavo mamme un po piu incasinate lavorativamente…lavoratrici a tempo pieno, che fanno le corse per lasciare i bimbi dai nonni o all’asilo per tutto il giorno, cercando di arrivare a lavoro in orario, sperando di sembrare riposate e motivate, come prima di rimanere incinte e di passare notti in bianco a cullare il bebè. Questo comunque non toglie che non siano stanche e stressate quanto o più di me che sto fuori casa 10 ore

    • Donatella Piacentino credo che ogni mamma volesse far emergere la parte positiva della cosa e infondere coraggio a chi magari si trova nella stessa situazione. Io ad esempio in questo periodo sono molto stressata. Non conosco orari e lavoro anche il sabato e la domenica in qualsiasi momento. La mia mente non si riposa mai e mio figlio si sveglia la notte. Eppure cerco di vedere sempre il lato positivo, anzi i lati positivi, che sono davvero tanti.

    • e poi vorrei sottolineare un dettaglio importante: la mamma che porta la neonata a lavoro, anche se ha questa possibilità, ha pur sempre due bimbi ed è rientrata operativa dopo 18 giorni dal parto (e un cesareo). A mio modesto parere è da ammirare, pur avendo avuto questa “fortuna”. Come ogni cosa ci sono i pro e i contro :)

    • Sicuramente è una tosta…io non parlo della positività o meno che mettono queste donne per affrontare le loro giornate. Dico solo, che a mio avviso, sarebbe stato giusto mettere tra le testimonianze anche una mamma che lavora full time fuori casa e non puo portarsi i bimbi. sicuramente chi ha scelto chi intervistare l ha pensata in manierea diversa rispetto a me

    • Credo che l’articolo volesse semplicemente esprimere la positività di mamme che sicuramente non per scelta, la maggior parte delle volte, devono rientrare subito a lavoro! Non credo che i km il part time o il full time siano indici che rendono una mamma lavoratrice migliore di un’altra! Sempre di organizzarsi si tratta!!!