Siria, cresce il numero delle spose bambine: la guerra alimenta sfruttamenti e abusi

Quando si parla del conflitto in Siria spesso resta in secondo piano una vera e propria piaga che molte associazioni umanitarie denunciano, vale a dire quella delle spose bambine e lo sfruttamento dei minori.

Il dramma delle spose bambine

La tragedia umanitaria che è in corso da anni in Siria, a causa della guerra civile tra ribelli e fedeli al regime di Bashar al-Assad, coinvolge i più piccoli non solo da punto di vista delle vittime fino ad ora accertate ma anche di una piaga di cui si parla poco: dall’inizio del conflitto a oggi infatti è aumentato il numero delle spose bambine, vittime di abusi sessuali e sfruttamenti per quella che alcune associazioni umanitarie definiscono oramai una vera e propria tratta. Di fronte alla drammatica situazione che si vive nel Paese, molte mamme cedono alle lusinghe di chi si offre di combinare per le figlie dei matrimoni precoci, spesso con la scusa di garantire alle piccole un futuro di tranquillità e lontano dagli orrori della guerra.

Le conseguenze per le baby spose

Secondo una ricerca dell’Unicef quello delle spose bambine non è un inedito in Siria, ma con la guerra si è assistito a un boom e sempre più ragazzine di 16-17 anni sono destinate a matrimoni precoci con uomini molto più anziani di loro: si è stimato che nel 16% dei casi di cui si è a conoscenza la differenza di età era di oltre 15 anni. Non solo in Siria, tuttavia, dato che anche in paesi limitrofi come Iraq e Libano il matrimonio infantile è diventato una pratica che implica un vero e proprio business basato sullo sfruttamento delle minorenni.

Come evidenziato tra gli altri da Save The Children, la soluzione non può essere solo quella di combattere lo sfruttamento dato che sono le stesse famiglie a vedere nei matrimoni combinati l’unica soluzione per mettere in salvo almeno le figlie, proteggendo a loro modo di vedere l’onore e la rispettabilità della propria casa: tuttavia, l’impatto emotivo per queste ragazzine (maternità precoce, gravidanze a rischio, distacco dalla famiglia e abbandono scolastico) non è preso in considerazione e spesso le baby spose si trovano a essere senza alcun tipo di tutela sanitaria e sociale.

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