Una mostra accende i riflettori sul tema della oncofertilità

L’oncofertilità è un argomento di cui ancora oggi si parla poco, ma ogni giorno ci sono circa 5 mila donne sotto i 40 anni a cui viene diagnosticato un tumore. Ed è anche per questo motivo che è stata allestita la mostra “Adolescenza Impavida” per sensibilizzare il pubblico su questo tema.

La mostra che parla di oncofertilità

Milano è la città che è stata scelta come location per l’apertura della mostra dal titolo “Adolescenza impavida”, che ritrae le giovani pazienti del Reparto di Oncoematologia Pediatrica di Padova, che hanno dovuto affrontare una sfida come quella di un tumore in età fertile. Le foto sono della ritrattista Anna Bussolotto.

Credits : Anna Bussolotto

La mostra, visitabile fino al 22 novembre, ha per protagoniste delle giovanissime, le quali sono state ritratte come se fossero delle principesse guerriere: l’intento è stato quello di esaltarne la bellezza senza per questo dover nascondere i segni lasciati dalla malattia, un qualcosa di cui non ci si deve vergognare.

Il rapporto tra cure oncologiche e fertilità

Questa mostra ha dato modo di portare sotto i riflettori il dibattito relativo all‘impatto che le cure oncologiche possono avere sulla fertilità di un donna. Gli esperti ricordano come le conseguenze possono essere molto diverse a seconda dell’età della paziente, ma anche che non devono comunque mai essere sottovalutate.

Credits : Anna Bussolotto

Basti pensare al fatto che a 20 anni si è nel momento di massima fertilità e quindi doversi confrontare con un tumore può avere conseguenze molto gravi da questo punto di vista.
Infatti alcune cure chemioterapiche possono portare ad un sterilità addirittura permanente, come quelle a base di farmaci alchilanti. Questo è il motivo per cui, parlare di oncofertilità significa anche parlare di strade alternative per superare i potenziali rischi.

Una delle tante strade è il processo di crioconservazione degli ovociti e deve essere l’oncologo a dare tutte le informazioni relativamente a questa procedura, che comunque non è l’unica strada percorribile.
Quel che è certo è che le giovani pazienti devono essere informate sui rischi della chemioterapia, ma anche rassicurate sui rimedi che la scienza offre alla eventuale infertilità.

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