Viaggiare con i figli li rende più intelligenti

Affrontare i viaggi con i propri figli non è solo una piacevole occasione per trascorre tempo insieme e fare nuove scoperte. Secondo un recente sondaggio condotto su un campione di 1500 insegnanti un viaggio può avere impatti molto positivi sui bambini e migliorare complessivamente la crescita.

Viaggiate con i vostri figli e diventeranno più intelligenti

Coloro che non hanno ancora provato un’esperienza di viaggio con i propri figli dovranno iniziare subito a farlo. Una nuova ricerca promossa dall’associazione americana SYTA (Student and Youth Travel Association) che ha coinvolto 1500 insegnanti, è giunta alle seguenti conclusioni: il viaggio ha “un impatto molto positivo sullo sviluppo personale degli studenti”.

Più della metà delle persone intervistate ha dichiarato che un viaggio comporta un miglioramento complessivo nell’educazione dei bambini, oltre a sviluppare l’attitudine verso il rispetto e il confronto fra i coetanei. Del resto, la conoscenza di nuovi luoghi, usanze e abitudini non farebbe altro che sviluppare il senso di curiosità dei bambini e conseguentemente il desiderio di apprendere e di accettare le diversità del prossimo.

Viaggiare con i propri figli per stimolare non solo l’intelligenza

Il viaggio favorisce non soltanto l’intelligenza. Infatti, la ricerca statunitense evidenzia anche che l’esperienza di un viaggio inciderebbe sulla tolleranza, aiutando i più piccoli ad acquisire il senso di autostima e ad accrescere lo spirito di adattamento.

Tutto ciò comporta ulteriori ripercussioni positive nel tempo. I bambini che hanno affrontato dei viaggi insieme ai genitori, una volta grandi, vanterebbero maggiori probabilità di essere ammessi nelle migliori università, sarebbero sempre più propensi a nuove sfide, grazie ad un modo di pensare aperto rispetto a coloro che sono rimasti fra le mura domestiche.

Si precisa che il concetto di viaggio che è alla base della ricerca non si riferisce solo ai lunghi spostamenti, ma include anche le brevi gite fuori porta. L’importante è che la meta prescelta sia ogni volta differente e insolita. Sono proprio le diversità che risvegliano nei piccoli la curiosità e la voglia di sapere. Non è un caso che il 76% dei bimbi intervistati dichiara di amare viaggiare con frequenza.

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