Vita in quarantena: in Germania le mamme emettono fattura al governo

Un gruppo d mamme tedesche ha emesso delle fatture e intende incassarle dal governo di Berlino, come rimborso per la chiusura delle scuole.

Fattura al governo per la supplenza agli insegnanti

Karin Hartmann è un’energica donna tedesca. Oltre al lavoro in smart working e al compito di seguire quotidianamente i figli ha dovuto, durante questo periodo di lockdown, ha dovuto anche impegnarsi per supplire all’assenza della scuola, chiusa per la pandemia in Germania come in Italia e in moltissimi altri Paesi del mondo. Per far seguire ai figli le lezioni a distanza la donna ha calcolato di avere perso moltissime ore di lavoro. Ha quindi emesso fattura al governo tedesco per il suo sforzo supplementare, altrimenti non retribuito. L’iniziativa ha innescato un’accesa discussione in Germania e l’opinione pubblica si è spaccata fra chi vuole vedere maggiormente riconosciuto il ruolo, anche economico, delle donne e chi ha una visione più conservatrice.

Mamme lavoratrici contro il governo tedesco

Secondo quanto scritto dalla Hartmann e dalle sue sostenitrici le donne in questo periodo sono impegnate con il lavoro domestico, lo smart working legato alla loro professione, la cura dei figli e una serie di impegni aggiuntivi dipendenti dalla quarantena e dovuti alla sospensione delle scuole e di molti altri servizi.

Nonostante le scuole siano chiuse il governo di Berlino continua ad incassare le tasse per il funzionamento degli istituti, cosa che a Karin è sembrata ingiusta. Il servizio di fatto non viene erogato, ma bisogna pagarlo comunque. Da qui è partito il dibattito, che si è rapidamente allargato al ruolo della donna e sul valore dei moltissimi impegni che spesso vengono dati per scontati, come la cura della casa, e quindi non riconosciuti nè economicamente nè moralmente. Molte blogger note nell’area di lingua tedesca si sono schierate dalla parte di Karin, chiedendo che il loro impegno venga in qualche modo valorizzato. Il governo tedesco non ha risposto ufficialmente alla donna, ma la polemica prosegue sul web.

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