Zecche: i consigli per proteggere i bambini

Le zecche, insetti appartenenti alla classe degli Aracnidi, sono parassiti esterni costituiti da un corpo rotondeggiante che termina con un’apertura boccale fornita di un rostro in grado di attaccarsi alla pelle dell’ospite per succhiare il suo sangue.

La loro puntura non provoca in genere dolore, ma è importante individuarla precocemente per rimuovere l’insetto il prima possibile.

Esistono anche dei metodi di prevenzione molto utili da mettere in atto, soprattutto quando si portano i bambini in campagna.

Caratteristiche delle zecche

Le zecche sono insetti ubiquitari che tendono a colonizzare massivamente sia animali che umani: per vivere e riprodursi hanno infatti bisogno di succhiare il sangue di mammiferi.

Il loro ciclo biologico è influenzato dalla temperatura e dal tasso di umidità climatica: si svolge in tarda primavera e in estate, mentre durante la stagione fredda non risulta particolarmente attivo, anche se non cessa mai completamente.

Gli habitat preferiti sono di solito luoghi estremamente ricchi di vegetazione, con clima molto umido.

Quando avvertono la presenza di un animale (preferibilmente cane o gatto) o di un uomo, grazie all’anidride carbonica e al calore emessi dal loro organismo, le zecche li infestano conficcando il rostro boccale a livello cutaneo ed incominciando a succhiare il sangue.

Le zecche sono potenziali vettori di patologie, come:

  • borreliosi, chiamata anche malattia di Lyme
  • ehrlichiosi
  • febbre bottonosa
  • babesiosi
  • encefalite virale
  • febbre Q

Come prevenire la puntura di zecca

I bambini rappresentano una popolazione a rischio per le punture di zecche poiché le patologie trasmissibili possono provocare conseguenze anche gravi sui loro organismi.

Le precauzioni più efficaci da attuare per evitare il morso delle zecche sono le seguenti:

  • ispezionare attentamente la cute del bambino per osservare l’eventuale presenza di insetti attaccati
  • evitare di sostare in zone con erba alta oppure in aree incolte e particolarmente umide (argini di fiumi, luoghi lacustri);
  • coprire le parti del corpo che potrebbero venire a contatto col suolo o con la vegetazione, facendo indossare pantaloni lunghi e scarpe chiuse;
  • spruzzare gli indumenti con sostanze repellenti per insetti a base di permetrina, una sostanza molto efficace contro le zecche;
  • se si vive insieme ad animali, è indispensabile effettuare regolari trattamenti antiparassitari.

Come rimuovere una zecca

Se individuati sulla pelle, questi insetti devono essere immediatamente rimossi, poiché dopo un certo tempo dal momento in cui hanno incominciato a succhiare il sangue, lo rigurgitano, inoculando nell’ospite eventuali microrganismi infettanti.

La tecnica di rimozione prevede:

  • munirsi di una pinzetta apposita per la rimozione delle zecche (reperibile in qualsiasi farmacia), oppure, in caso di indisponibilità, anche di una normale pinzetta per la rimozione dei peli;
  • individuare precisamente la posizione del rostro della zecca (il piccolo uncino mediante il quale l’insetto si attacca alla pelle);
  • afferrare l’insetto alla base della sua inserzione sulla cute del bambino;
  • stringere la pinzetta (ma non troppo, non bisogna rischiare di recidere il rostro);
  • attuare dei delicati movimenti rotatori verso l’esterno, come se si dovesse “svitare” l’insetto.

Una volta rimosso l’indesiderato ospite, è consigliato, se possibile, lavare e disinfettare la zona cutanea, e soprattutto tenerla sotto osservazione per alcuni giorni: è necessario contattare il medico solo nel caso in cui si manifesti un arrossamento nell’area della puntura con un anello più chiaro al centro, che si propaga alle aree limitrofe (eritema migrante).

Il video della settimana

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *