Allarme sulla privacy dei minori sul web

Un report condotto dal Global Privacy Enforcement Network (Gpen) ha rilevato che non viene rispettata la privacy dei minori sul web: basti pensare che due siti su tre raccolgono i dati di bambini compresi tra gli 8 e i 12 anni e li rivendono a parti terze. Ma non finisce qui: il 58% di essi reindirizza il minore su pagine web non controllate e diverse da quelle su cui sta navigando. In virtù di questi dati è evidente che per i minori sul web sia scattato un vero e proprio allarme privacy. Sophos, società specializzata in sicurezza informatica, offre alcuni preziosi consigli ai genitori della generazione 2.0.

In occasione del “Privacy Sweep 2015” è stata condotta un’accurata indagine su quanto gli sviluppatori di app (giochi, servizi online, ecc.) e siti internet tengano presente, nello svolgere il proprio lavoro, la privacy dei minori. L’esito della ricerca è stato sconcertante: la trasparenza sui dati raccolti, infatti, è ai minimi livelli e l’atteggiamento delle aziende che operano online nei confronti dei minori è a dir poco irresponsabile.

Antonello Soro, Garante italiano della Privacy che, in qualità di membro del Global Privacy Enforcement Network, ha aderito all’iniziativa Privacy Sweep 2015, ha sottolineato quanto sia importante realizzare siti web e applicazioni che siano child-friendly, ovvero a misura di bambino. D’altra parte Soro invita anche i genitori ad avere più attenzione nel monitoraggio dell’attività online dei propri figli, ferme restando le gravissime responsabilità degli operatori del web.

I consigli di Sophos

In occasione del Safer internet Day, Sophos, la società leader nel settore della sicurezza informatica, ha fornito ai genitori un vademecum di consigli da condividere con i propri figli, al fine di tutelare nel migliore dei modi la privacy dei minori. Tra le altre cose Sophos suggerisce di:

  1. impostare il profilo Facebook in modo tale che i contenuti e le immagini pubblicate possano essere visibili solo agli “amici”;
  2. non accettare l’amicizia da persone sconosciute;
  3. scegliere password sufficientemente sicure;
  4. fare l’update dei software per proteggere il pc;
  5. segnalare i link sospetti.

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