Cambiamenti climatici: i bambini le vere vittime

Piogge torrenziali, cicloni e tornado, caldo record, temperature al limite anche fuori stagione: il clima sta cambiando e questi cambiamenti climatici influenzano, inevitabilmente, lo stile di vita di tutti di noi.

Non solo i grandi soffrono per la rivoluzione climatica, ma i cambiamenti climatici influiscono gravemente anche sulla salute dei più piccoli.

Come?

Secondo una relazione dell’American Academy of Pediatrics, sono molteplici le conseguenze dei cambiamenti climatici sui bambini.

In primo piano l’aumento delle temperature medie stagionali, con picchi di calore mai visti prima –il 2015 è stato l’anno più caldo registrato negli ultimi 136 anni – mette a repentaglio non solo il benessere dei piccoli, ma anche la loro stessa sopravvivenza.

Le morti per colpi di calore e le malattie gravi legate all’innalzamento vertiginoso delle temperature, sono diventate più frequenti in tante aree del mondo, a partire da Paesi meno sviluppati fino a quelli perfettamente civilizzati. Un segnale inequivocabile che la potenza della natura non si ferma davanti allo sviluppo dei popoli, ma colpisce ciecamente le categorie più sensibili e vulnerabili come i minori.

Aumenta il numero dei decessi per colpi di caldo

Un avvenimento che non ha intenzione di fermarsi: entro i prossimi 75 anni, la tragica morte per colpa del caldo colpirà oltre il 5% in più delle bambine e quasi l’8% in più dei maschietti, disegnando i contorni di un fenomeno di proporzioni drammatiche.

Ma non basta: l’innalzamento delle temperature ha aumentato il proliferare di insetti portatori di malattie serie come, solo per citarne una, la malaria, mentre il peggioramento della qualità dell’aria ha effetti sulle malattie a carico del sistema respiratorio dei più piccoli, creando un aumento dei casi di asma e affaticamento polmonare.

Non da ultimo, i cambiamenti climatici hanno risultati devastanti sull’agricoltura e l’allevamento, con conseguenze immediate sulla qualità dell’alimentazione dei bambini.

La sfida, ora, passa nelle mani degli adulti: saranno in gradi di proteggere i loro figli?

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