Per comunicare meglio coi figli stop ai vezzeggiativi!

I bambini capiscono benissimo il linguaggio degli adulti. Per questo i genitori devono evitare nomignoli e vezzeggiativi.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Science, tenutosi presso l’Istituto Riken giapponese e il Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi, per un migliore sviluppo del lessico del bebè gli adulti con i bambini devono utilizzare il linguaggio dei grandi, fatto di parole ben scandite e termini non storpiati. I vezzeggiativi, la modifica del tono di voce per accompagnare una frase spiritosa, le moine o i baby nomignoli sono deleteri per una comunicazione corretta e ne rallentano lo sviluppo linguistico.

Stop ai vezzeggiativi in “mammese”!

Farsi capire dal bebè può sembrare complicato ma le recenti ricerche smentiscono questa preoccupazione. Su un campione di mamme con bambini di età compresa tra i 18 e i 24 mesi è stato analizzato il linguaggio prendendo in considerazione sia il tono di voce sia le parole utilizzate dai bambini con altri bambini e durante l’interazione con gli adulti. Esaminando la capacità di comprensione del bimbo attraverso la chiarezza è emerso che le mamme utilizzano un linguaggio differente se hanno a che fare con un bambino rispetto a quello che utilizzano con un adulto. Con il bebè s’inventano il “mammese” storpiando le sillabe, cambiando il tono della loro voce mentre parlano, esprimendosi con cadenze cantilenanti.

Questo linguaggio in puro stile “mammese” causa problemi di comprensione nel bambino che confonde il suono delle sillabe. I vezzeggiativi utilizzati (dammi la manina, vieni dalla nonnina, metti le scarpine, riempi il tuo pancino) o i nomignoli scelti per chiamare il proprio bimbo (topolino mio vieni qua, nanettorolo bello non scappare dalla mamma) possono rallentare lo sviluppo linguistico del bambino.

Utilizzare questo linguaggio speciale, per quanto tenero e adorabile, può essere controproducente. Al contrario è bene parlare al bambino con una comunicazione da grandi: il legame  speciale tra genitori e figli non ne sarà di certo intaccato.

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