Neonati, quando è necessario l’esame delle urine

Quando nel neonato si sospetta un’infezione delle vie urinarie, è necessario indagare con degli esami specifici che richiedono la raccolta della pipì del neonato al fine di esaminarla e risalire al problema. Ma come si raccolgono le urine nel bebè? Come si svolgono questi esami? Quali sono le infezioni delle vie urinarie più note e ricorrenti nel neonato? Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sull’argomento.

Le infezioni delle vie urinarie: esami delle urine nel neonato

Più frequenti nelle femminucce piuttosto che nei maschietti, le infezioni delle vie urinarie si manifestano spesso anche nell’epoca neonatale. Queste si verificano quando dall’uretra, si fanno spazio dei batteri, che vanno combattuti con degli antibiotici specifici. Per capire di quale batterio si sta parlando, è necessario esaminare le urine, per confermare od escludere la presenza di un’infezione, prima con un’esame delle urine e successivamente con un’urinocoltura, che isola il batterio responsabile dell’infezione dando ai medici una chiara indicazione su quale terapia attuare.

Neonati, esame delle urine e urinocoltura per la diagnosi

Attraverso l’esame delle urine verrà ricercata la presenza di leucociti (globuli bianchi), chiaro sintomo di infezione batterica in corso.
Grazie alla coltura di questi batteri, mediante l’urinocoltura, si isolano i batteri causa dell’infezione, consentendo una diagnosi ed una terapia.
Sintomi delle infezioni delle vie urinarie
I sintomi più frequenti in caso di infezione delle vie urinarie, sono sovente febbre non legata ad altri sintomi e dolore o bruciore durante la minzione.
Nei bambini più piccoli, l’unico segnale che tuttavia consente di sospettare un’infezione delle vie urinarie, è, oltre ad una minzione più frequente, una febbre improvvisa spesso alta che tende a risalire nonostante l’utilizzo di antipiretici e non risulta legata a sintomi influenzali o a malattie infantili.

La raccolta delle urine nel neonato

La raccolta delle urine nel neonato non può svolgersi con le normali provette vendute in farmacia utilizzate per questo tipo di esami. Tuttavia esistono delle sacchette, specifiche a seconda del sesso del bebè, indolori e assolutamente non fastidiose, sterili e sicure, che consentono di raccogliere la pipì e consegnarla nei laboratori analisi. Queste, al mattino, dopo aver lavato accuratamente il piccolo come per un normale cambio del pannolino, si posizionano sulle parti intime dei piccoli e si lasciano finchè non viene fatta la prima pipì. Dal momento in cui si posiziona la bustina, è bene controllare ogni 15/20 minuti in modo tale da rimuovere con delicatezza la bustina non appena il piccolo avrà urinato, consegnandola in tempi brevissimi al laboratorio analisi.

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