Se il bambino non vuole bere il latte, diamogli il gelato

Il latte e tutti i suoi derivati sono alimenti di primaria importanza nell’alimentazione dei bambini, soprattutto nei primi anni di vita.

Capita spesso, però, che i piccoli, soprattutto quando iniziano a imporsi con i propri gusti alimentari, non li gradiscano, con grande rammarrico e preoccupazione dei genitori. Ebbene, una soluzione alternativa per favorire il consumo dei latticini e apportare la giusta dose di calcio nei bambini inappetenti e in quelli che non gradiscono latte e yogurt, è quella di offrire loro il gelato.

Il gelato, infatti, è un alimento che può essere somministrato al bambino in tutte le stagioni, a partire dal terzo anno di vita. Costituisce, se fatto con materie prime di qualità (panna, latte, uova, zucchero), una valida alternativa al latte e aumenta in modo piacevole l’apporto energetico giornaliero dei bambini inappetenti.

Quello artigianale ha un valore alimentare più elevato di quello industriale, perchè preparato con ingredienti a filiera corta e con meno passaggi intermedi che ne riducono le proprietà e le caratteristiche nutrizionali.

Una porzione di 100 grammi di gelato al latte fornisce circa 240 Cal e dal 15% al 20% del fabbisogno quotidiano di calcio del bambino. Naturalmente, non ne va fatto un uso smodato, ma secondo razioni giornaliere stabilite e controllate, all’interno di una dieta bilanciata. In particolare, bisogna tenere presente dell’elevato contenuto energetico in lipidi, specie saturi, e in carboidrati solubili.

Perchè non provare, quindi, ad offrire al nostro bambino questa valida alternativa? Senza che se ne accorga, ristabilirà il giusto apporto nutrizionale di cui ha bisogno.

Facendo un piccolo investimento nell’acquisto di una gelatiera, faremo felici noi e i nostri figli.

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