Torna Il libro della Giungla: ed è assolutamente da vedere!

Mowgli is back: e la Disney che sembrava folle a fare la scelta di riproporre il remake di un cartone animato venerato da generazioni di bambini, ha invece fatto bingo.

Infatti Il Libro della Giungla, uscito sul grande schermo lo scorso 14 aprile, si è dimostrato in grado di conquistare sia i tanti bambini che sono corsi a vederlo che i loro genitori.

Il film è anche un remake di Il libro della giungla, uscito nel 1967: il regista è Jon Favreau che ha diretto anche i primi due episodi di Iron Man.

Il merito del successo de Libro della Giungla? Effetti speciali e doppiatori impeccabili

Neel Sethi, 10 anni e per la prima volta sugli schermi, è il bambino di origine indiana che interpreta Mowgli, ed è l’unico attore reale sullo schermo (a parte l’uomo che interpreta il padre ma si tratta di pochi istanti). Ogni animale che compare è invece frutto dello straordinario lavoro dei tecnici, che hanno ricreato ambientazioni da favola e protagonisti animali assolutamente perfetti.

La storia la sapete già e non dobbiamo aggiungere nulla: per quanto riguarda invece i doppiatori degli animali, scoprirete come Giovanna Mezzogiorno è una pericolosa KAA, Nerì Marcorè è un tenero e sfaccendato Baloo, Giancarlo Magalli è l’enorme Re Luigi, re delle scimmie (ed è pure bravo) e infine Toni Servillo è la pantera nera Bagheera, e la rende in maniera assolutamente insuperabile.

Rispetto della diversità

A cambiare rispetto al passato è il finale (attenzione che stiamo per fare uno spoiler!) e qui possiamo sottolineare quello che ci è piaciuto di più. Al di là infatti delle immagini travolgenti, dei personaggi che già conoscevamo, stavolta c’è una novità importante.

Mentre all’inizio Mowgli viene sempre invitato a comportarsi da lupo e a lasciare stare i suoi trucchetti umani (ovviamente un uomo può fare molte cose grazie alla propria intelligenza e al pollice opponibile) e quindi la sua diversità va nascosta, alla fine egli è amato per quello che è. Qualcosa di diverso: ma che va bene così.

E speriamo che sia questo il messaggio che arriverà ai tanti bambini che lo andranno a vedere!

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