9 ottobre 2025 –
Un semplice cucchiaino di miele può nascondere un pericolo sottovalutato per i più piccoli: il botulismo infantile. È quanto accaduto di recente a un bambino di sei mesi di Bari, colpito da una grave forma di paralisi causata, secondo i medici, da miele contaminato dal botulino.
Grazie alla diagnosi tempestiva dei sanitari e alla corsa della Polizia di Stato per far arrivare da Pavia il siero antibotulinico – dopo un viaggio di oltre 800 chilometri – il piccolo è stato salvato e oggi è tornato a casa, completamente guarito.
Cos’è il botulismo infantile
Il botulismo infantile è una forma rara ma molto grave di intossicazione alimentare causata dalle spore del batterio Clostridium botulinum.
Queste spore, che possono trovarsi nel suolo o negli alimenti naturali come il miele, sono già abbastanza pericolose per gli adulti, ma nei neonati sotto l’anno di età possono svilupparsi rapidamente e rilasciare tossine pericolose per il sistema nervoso.
I sintomi tipici includono:
- debolezza muscolare;
- difficoltà a succhiare o deglutire;
- pianto flebile;
- stitichezza persistente;
- paralisi progressiva, che può interessare anche i muscoli respiratori.
Il caso del piccolo di Bari ha mostrato l’importanza di riconoscere tempestivamente i segnali e di agire subito: grazie all’intervento coordinato dei medici dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII e al siero arrivato in poche ore, il bambino è stato salvato da un esito potenzialmente drammatico.
Perché il miele è pericoloso per i neonati e lattanti
Come ha ricordato il dottor Danny Sivo, direttore sanitario del Policlinico di Bari, “il miele può contenere spore del botulino e, nei bambini molto piccoli, queste possono germinare e produrre la tossina”.
Negli adulti e nei bambini più grandi l’intestino è già maturo e in grado di contrastare la proliferazione del batterio, ma nei neonati il sistema digerente non è ancora completamente sviluppato, e ciò li rende più vulnerabili.
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Per questo motivo, le linee guida pediatriche raccomandano di non somministrare miele (né puro né come ingrediente di tisane, biscotti o preparati artigianali) ai bambini sotto i 12 mesi di vita.
Come prevenire il botulismo infantile
L’Italia è uno dei paesi in cui si registrano più casi di botulismo di tipo alimentare. Se pur i casi di botulismo infantile siano particolarmente rari, l’incidenza sulla popolazione totale è accresciuta dall’abitudine nelle famiglie italiane di preparare conserve in casa, talvolta senza rispettare le fondamentali norme igienico-sanitarie.
Come dicevamo, fortunatamente i casi di botulismo infantile sono rari in Italia, ma la prevenzione resta fondamentale. Ecco alcune semplici regole da seguire:
- Mai miele prima dell’anno di età, nemmeno in piccole quantità o mescolato ad altri alimenti.
- Evitare alimenti artigianali non pastorizzati o conservati in modo non sicuro.
- Prestare attenzione a sintomi improvvisi di debolezza o difficoltà respiratoria nei neonati e consultare immediatamente il pediatra.
- Conservare gli alimenti in modo corretto e non somministrare conserve domestiche ai più piccoli.
Attenzione ai “rimedi della nonna”
Il caso di Bari si è concluso con un lieto fine grazie alla prontezza dei medici e alla collaborazione tra strutture sanitarie. È un episodio che ricorda quanto sia importante la prevenzione e l’informazione per proteggere la salute dei più piccoli.
Purtroppo l’abitudine di dare il miele ai bambini piccoli, spesso per calmarli o alleviare i dolori da dentizione con il gusto dolce, è un retaggio del passato: un gesto all’apparenza innocuo, come offrire un cucchiaino di miele, può diventare rischioso: ma con le giuste precauzioni, ogni genitore può garantire una crescita sicura e serena al proprio bambino.




