19 novembre 2025 –
Negli ultimi anni pediatri e diabetologi stanno osservando un fenomeno che fino a poco tempo fa era considerato raro: sempre più bambini, adolescenti e giovani adulti ricevono una diagnosi di diabete di tipo 2, una condizione un tempo associata quasi esclusivamente all’età adulta.
Un campanello d’allarme che riguarda tutto il mondo — Italia compresa — e che, secondo gli esperti, merita grande attenzione da parte delle famiglie.
Un trend mai visto prima
«Stiamo assistendo a uno spostamento dell’incidenza verso età sempre più giovani, qualcosa che non ha precedenti», spiega la professoressa Raffaella Buzzetti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia.
Il rischio, sottolinea, è vedere in futuro trentenni con complicanze tipiche della mezza età, come retinopatia, malattie renali e problemi cardiovascolari.
La notizia è confermata da uno studio pubblicato sulla rivista Diabetology da un team dell’Università di Messina.
Un dato ancora più preoccupante è che il diabete di tipo 2 pediatrico è più aggressivo della forma adulta: progredisce più rapidamente e può provocare danni in minor tempo.
Perché il diabete di tipo 2 cresce tra i bambini
Gli specialisti parlano di una vera e propria “tempesta perfetta”: abitudini alimentari scorrette, diffusione massiccia di junk food, riduzione dell’attività fisica e un aumento impressionante del tempo trascorso davanti agli schermi.
1. Obesità infantile in aumento
Secondo i dati del Global Burden of Disease Study, esiste una correlazione diretta tra aumento del BMI (Indice Massa Corporea) nei bambini e incidenza del diabete.
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Il tessuto adiposo in eccesso, soprattutto quello viscerale, genera uno stato di infiammazione cronica che favorisce l’insulino-resistenza.
2. Alimentazione ricca di cibi ultra-processati
Bevande zuccherate, merendine, snack salati, fast food e carboidrati raffinati sono sempre più presenti nelle diete dei più giovani.
Uno studio pubblicato su JAMA Pediatrics ha mostrato che anche un consumo moderato e quotidiano di bevande zuccherate aumenta il rischio di sviluppare insulino-resistenza.
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3. Sedentarietà digitale e uso eccessivo dello smartphone
Il cosiddetto screen time — che spesso sostituisce il gioco all’aria aperta — ha un impatto importante non solo sul movimento, ma anche sul sonno.
Ricerche presentate al congresso europeo EASD indicano che un uso prolungato del cellulare è associato a ritmi sonno-veglia irregolari, che influenzano negativamente il metabolismo degli zuccheri.
Come possono intervenire i genitori?
La buona notizia è che molto si può fare in famiglia, con piccoli cambiamenti che hanno un grande impatto sulla salute presente e futura dei bambini.
- Alimentazione equilibrata – Non serve rivoluzionare la tavola: bastano scelte quotidiane come più frutta e verdura, acqua al posto delle bevande zuccherate, merende semplici e meno prodotti confezionati ultra-processati.
- Movimento ogni giorno – I bambini non hanno bisogno di uno sport agonistico: anche 30-60 minuti di attività fisica leggera o gioco attivo possono fare la differenza.
- Regole chiare per smartphone e tablet – Creare una routine digitale sana, con orari precisi e momenti “liberi dagli schermi”, aiuta il sonno, l’umore e il metabolismo.
- Controlli regolari dal pediatra – Monitorare crescita, peso, abitudini del sonno e comportamento alimentare permette di intervenire per tempo.
Un futuro più sano è possibile
L’aumento dei casi di diabete di tipo 2 tra i più giovani è un segnale importante, ma non è una sentenza.
Con maggiore consapevolezza, un’alimentazione più equilibrata e uno stile di vita attivo, le famiglie possono proteggere la salute dei propri figli e invertire una tendenza che preoccupa la comunità scientifica di tutto il mondo.
Prendersi cura dei bambini oggi significa garantire loro un domani più sereno, più forte e più sano.
