A Bologna i bambini adottano al telefono i nonni soli

Bambini che adottano i nonni a distanza con una telefonata per non farli sentire soli: è l’iniziativa proposta da Acli e dall’Ufficio scolastico diocesano di Bologna.

I bambini adottano i nonni: da dove nasce l’idea

Distanziamento sociale e lontananza sono i principali mezzi per combattere la pandemia del coronavirus, ma grazie alla tecnologia è possibile rimanere vicini alle persone amate: basta un computer o uno smartphone. Vi sono però molti soggetti come gli anziani, che non dispongono di questi strumenti moderni e a causa del Covid-19 hanno visto la loro quotidianità completamente stravolta, non potendo uscire o vedere altre persone. Infatti in quanto fasce più a rischio di infezione sono tra gli individui maggiormente colpiti dalle restrizioni.

In questa prospettiva come ribadito da Papa Francesco, è necessario un supporto e inoltre trovare nuovi sistemi per trasmettere forza, solidarietà e ospitalità, al fine di ridare energia e voglia di continuare a vivere. Per far fronte a questa situazione le Associazioni Cristiane dei lavoratori Italiani (Acli), in sinergia con l’Ufficio scolastico diocesano di Bologna ha proposto l’iniziativa “Adotta un nonno”.

In cosa consiste l’iniziativa i bambini adattano i nonni soli a telefono

I protagonisti sono i bambini e il mezzo utilizzato è quello del semplice telefono di una volta attraverso il quale sarà possibile raggiungere il nonno adottato e parlare.
Una semplice telefonata attraverso la quale i più piccoli possono trasmettere entusiasmo, voglia di vivere, allegria e felicità, mentre i nonni adottati avranno la possibilità di raccontare e trasmettere le loro storie e le esperienze di vita arricchendolo a loro volta l’esistenza dei più piccoli.
Inoltre i bambini riceveranno una medaglia come simbolo e ricordo della loro partecipazione attiva. Una proposta che come ha ribadito Silvia Cocchi, responsabile dell’Ufficio Diocesano di Bologna può essere un supporto importante e un contributo di valore per gli anziani, al fine di combattere le conseguenze negative dell’isolamento sociale.

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