Adozioni per i genitori single: la storica sentenza della Cassazione

Una sentenza della Cassazione ha sdoganato la possibilità per i single di adottare un bambino. Di questa così detta “adozione speciale” potranno usufruire non solo i single ma anche le coppie di fatto, senza soglie di età o vincoli legati alla stato di salute del bambino adottabile.

Inizia la rivoluzione con l’ordinanza n. 17100 della Corte di Cassazione

Ad aprire le porte alla possibilità per i single di adottare un bambino è stata l’ordinanza n. 17100 del 26 giugno 2019 della Suprema corte a favore di una donna single di 62 anni.
La storia ha inizio con quella di un bambino nato con una tetraparesi spastica e per questo grave handicap abbandonato dai genitori.
Il Tribunale dei Minori di Napoli decise così di affidarlo a un’infermiera pediatrica, single e di età matura. Una volta dichiarato adottabile, in quanto dalle perizie emerse che i genitori erano inadatti a prendersi cura di lui, il Tribunale ha permesso alla donna di adottare il piccolo.
A quel punto i genitori, forse pensando che il figlio fosse una proprietà di cui entrare in possesso a loro libero piacimento, hanno impugnato la sentenza di adozione.
I genitori contestavano la Tribunale l’età della donna e il fatto che fosse single.
Si è innescata così una battaglia legale che ha portato il caso fino alla Corte di Cassazione che ha messo la parola fine respingendo le ragioni addotte dai genitori.

L’adozione in casi particolari

La sentenza afferma che l’adozione è consentita ogni volta che ci sia la necessità di proteggere la continuità affettiva tra adottante e adottato.
È la cosiddetta adozione in casi particolari che si differenzia dalla adozione piena e che pertanto apre le porta alle adozioni per i single e le coppie di fatto nel caso in cui si presentino i presupposti di legge e la relazione affettiva instaurata tra adottato e adottante venga riconosciuta come un interessa del minore.
Il caso dell’infermiera scardina anche il vincolo dell’età. La Corte, infatti, nelle adozioni speciali non ritiene rilevante la differenza di età, è sufficiente che l’età di chi adotta superi di 18 anni quella di chi viene adottato.
Con la sentenza rivoluzionaria cade anche ogni eventuale ostacolo posto dalle condizioni di salute del bambino.
Questa maggior flessibilità in materia di adozioni potrebbe aumentare le possibilità di un bambino di trovare l’amore di cui ha bisogno anche se in una famiglia non convenzionale.

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