Afghanistan: sempre più famiglie disperate costrette a vendere gli organi

La fame mette in ginocchio l’Afghanistan: uomini, donne e bambini costretti a vendere i propri organi per mangiare. La povertà attanaglia il Paese, un rene di un adulto viene pagato circa 1.500 euro e consente ad una famiglia di andare avanti per un po’.

Un rene per sfamare la famiglia

Mamma e papà afgani stanchi di sentire i loro figli addormentarsi piangendo per i morsi della fame sono disposti a tutto per un pezzo di pane. Il mercato nero degli organi esiste da molti anni, ma la presa del potere da parte dei Talebani e le sanzioni internazionali che sono state imposte dallo scorso agosto, hanno messo in ginocchio l’economia del Paese.

La disperazione spinge gli adulti a sacrificare i propri corpi pur di nutrire i bambini. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite il 59% della popolazione è ridotta alla fame e ha un bisogno urgente di aiuti. In questa situazione cresce l’illegalità e le organizzazioni criminali incrementano il business terribile della vendita degli organi pur di arricchirsi.

Uomini e donne diventano pezzi di ricambio per ricchi occidentali disposti a tutto. Il fenomeno prima circoscritto ad alcune zone del Paese, ora è diffuso a macchia d’olio. Nella regione occidentale di Herat questa pratica orribile sta diventando normale, un villaggio vicino è soprannominato “il paese con un rene”. Le cicatrici dell’intervento diventano il simbolo della sofferenza di un popolo e della violenza delle organizzazioni criminali.

Anche i bambini nel mercato nero degli organi

Intanto i Talebani continuano la loro politica di privazione delle libertà e la violenza colpisce tutte le fasce della popolazione. Sono sempre più frequenti le perquisizioni arbitrarie nelle case, una forma di intimidazione diffusa e le donne che non possono più studiare o lavorare sono costrette a matrimoni sempre più precoci. La punizione alla loro ribellione è la morte.

Già a novembre l’Unicef aveva diramato un allarme sul crescente fenomeno delle spose bambine cresce a dismisura, molti genitori danno le proprie figlie di 6 o 8 anni a uomini adulti perché non possono nutrirle. Altri invece scelgono di vendere gli organi anche dei più piccoli, un rene di un bambino vale sul mercato nero fino a 1.380 euro. Le sanzioni economiche internazionali contro L’Afghanistan dovevano piegare i Talebani, hanno invece contribuito a distruggere un popolo che spera in un intervento delle Nazioni Unite per sopravvivere.

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