Aleppo, la città dove i bambini non hanno più la forza di piangere

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Questa volta l’orrore che vivono i bambini di Aleppo lo mostra Channel 4 News. La protagonista del video è Ayah, una bambina con i capelli ricci e una tuta arancione.

Ayah ha, forse, 3 anni, il suo viso è sporco di polvere grigia e del sangue cola dalla sua fronte. Ma non è questa miscela di rosso e grigio che sporca il suo bel visino a lasciarci senza parole, sono i suoi occhi: neri, lucidi, fissi rivolti verso la telecamera che sta riprendendo tutto. Quegli occhi che vorrebbero piangere ma non riescono a farlo. E Ayah non è l’unica bambina di Aleppo Est a non avere più la forza di piangere…

Aleppo Est e i suoi bambini

Nello stesso ospedale c’è anche il suo vicino di casa, un ragazzino alto che stringe tra le braccia il fratellino di solo un mese avvolto in una coperta bianca, morto, soffocato dal crollo dalla sua casa.

E poi ci sono due fratellini, un bimbo e una bimba evidentemente spesati e confusi, accompagnati da una donna che gentilmente li aiuta a cercare la loro mamma che dovrebbe trovarsi lì. Il padre è sotto le macerie, forse morto, e la madre si trova nell’ospedale, ma delle sue condizioni non sanno nulla. I due fratellini camminano tra pozze di sangue, polvere, uomini e donne che piangono, e medici che cercano di salvare delle vite. I due bambini, come Ayah, non piangono ma attendono adagiati su una barella ormai diventata grigia dalla polvere.

Il video della settimana

La sorellina appoggia la testa al muro con gli occhi bassi, in attesa di sapere se la loro mamma è viva o se, da oggi, sono due orfani, soli, in una Aleppo distrutta, dietro l’indifferenza di un mondo impegnato a festeggiare il Natale.

68 commenti

  1. Katia Gusella 22 Dicembre, 2016 at 21:50 Rispondi

    Io credo che non importa il motivo che ha portato a questa situazione, non può esistere nulla che possa essere più importante della vita ….Nulla !!! E non credo che non possa evitare che accadano queste cose …

  2. Maria Iannetti 23 Dicembre, 2016 at 15:27 Rispondi

    Basta con questo orrore…. Io personalmente ci penso tutti i giorni e mi da un male tremendo… Ho un bimbo piccolo e durante la notte lo stringo a me e penso a queste creature meno fortunate… Che Dio ascolti le nostre preghiere….

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