Allattamento e nido: un binomio possibile?

Fino a qualche tempo fa le neo mamme erano costrette a scegliere tra l’asilo nido e la prosecuzione dell’allattamento dei propri figli.

Oggi tale difficile decisione non va più fatta, dato che in Italia esistono numerose strutture organizzate appositamente per rendere compatibile tale binomio. In questo modo ogni mamma manterrà la possibilità di allattare il proprio bambino, ma potrà allo stesso tempo inserirlo all’asilo nido.

Alcuni utili consigli in merito li ha dati anche Giorgia Cozza, scrittrice esperta che ha da poco pubblicato con Newton Compton editori il suo libro “Andiamo all’asilo da 0 a 5 anni“.

Bimbo all’asilo senza rinunciare ad allattare

Ogni mamma oggi può portare il proprio bimbo all’asilo nido senza dover dire basta con l’allattamento naturale. Se fino a qualche tempo fa purtroppo era questa la scelta di fronte alla quale molte giovani mamme si ritrovavano, ora le cose sono cambiate e il binomio è quasi sempre possibile.

Numerosi istituti sanitari, diverse aziende del settore ospedaliero e anche tante amministrazioni hanno infatti ideato progetti che garantiscono la facoltà di inserire il proprio bambino al nido ma al tempo stesso di proseguire con il consueto allattamento al seno.

Sono sostanzialmente due le decisioni possibili che si presentano ad ogni madre. Da un lato quest’ultima può optare per tirarsi il latte e consegnarlo poi al nido, dall’altro invece si può ricorrere all’impiego di latte artificiale nei momenti in cui il bimbo si trova appunto lontano da casa e dalla mamma.

Le due strade percorribili: tirarsi il latte o latte artificiale

Detto delle due scelte che ogni mamma può adottare nel gestire il proprio bimbo, occorre cercare di analizzare al meglio queste ultime così da comprenderne al meglio pro e contro. Secondo le indicazioni date anche dalla scrittrice Giorgia Cozza, si evince che quando si decide di tirarsi il latte quest’ultimo deve essere consegnato all’asilo in un apposito biberon sul quale deve essere apposta un’etichetta dove vengono indicati nome, cognome e data.

Chiaramente il contenitore va trasportato in borsa termica, così che non subisca eventuali danni dovuti a sbalzi di temperatura eccessivi. Educatrici e maestre sono oggi prontamente formate per sapere come procedere e come gestire la successiva fase di allattamento all’interno delle strutture dell’asilo.

La Cozza sottolinea anche come questa decisione rappresenti un diritto per ogni mamma, e non vada assolutamente intesa viceversa come una richiesta sconsiderata o illegittima fatta da una mamma ad un nido. Discorso diverso ma per certi aspetti simile è quello che va affrontato per ciò che concerne il latte artificiale.

Quasi tutti gli asili hanno infatti strutture e strumenti adatti per predisporre la somministrazione del latte artificiale ai suoi piccoli ospiti. Ogni istituto segue precisi protocolli di conservazione e distribuzione del latte. Inoltre l’utilizzo del latte artificiale al nido non preclude la possibilità per la mamma di allattare al seno con il proprio latte una volta a casa.

Consigli dell’OMS e ricongiunzione con la madre

Sono tante le mamme che poche settimane dopo il parto sono obbligate a rientrare al lavoro, e devono dunque necessariamente ricorrere all’inserimento all’asilo nido per il proprio neonato. Tale decisione implica una riduzione o addirittura un’interruzione della somministrazione di latte materno per normale allattamento al seno.

Come indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità si dovrebbe prolungare l’allattamento fino almeno al sesto mese di vita, e dunque ricorrere a soluzioni combinate che permettano di creare il binomio asilo – allattamento al seno.

Ovviamente ogni madre può gestire la fase in cui allatta come preferisce, e prolungare i sei mesi di allattamento fin quanto vuole, proprio come da raccomandazioni dall’OMS. In ogni caso è sempre consigliato non interrompere l’allattamento ma ricorrere appunto al latte artificiale o al tiraggio del proprio, e di abbinare questa scelta all’inserimento al nido.

L’alternanza che ogni bimbo andrà così a vivere tra latte somministrato all’asilo e normale allattamento a stretto contatto con il corpo della mamma quando è in casa diventa un fattore decisamente utile per favorire la ricongiunzione tra madre e figlio. Il bimbo può beneficiare di tale situazione, e accrescere il profondo legame che lo unisce alla mamma proprio grazie ad alcuni brevi periodi di allontanamento nelle ore in cui si trova all’asilo.

Qualora una mamma nutra dei dubbi o necessiti di utili consigli su come allattare, su quali metodi impiegare per tirarsi il latte, o ancora su quale latte artificiale può essere il più adatto per le esigenze di proprio figlio, esistono specifici esperti e diverse associazioni che possono dare una mano. Tra le tante ci si può rivolgere ai consultori, all’AICPAM, l’Associazione Italiana Consulenti Professionali in Allattamento Materno, o ancora alla Leche League.

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