Atlas come Iron Man: a Roma il primo bambino che cammina grazie a un esoscheletro

Un esoscheletro pediatrico innovativo permetterà a Daniele, un bambino affetto da ischemia midollare perinatale, di camminare. Il nome del dispositivo è Atlas 2030, un robot che si adatta al corpo del paziente e gli consente di muoversi.

Succede a Roma, all’IRCCS San Raffaele, primo istituto al mondo ad avere in dotazione questo supporto robotico.

La storia di Daniele e il sogno di camminare

Daniele, 5 anni, è un bambino come tanti altri. Ma, a differenza di molti suoi coetanei, soffre di ischemia midollare perinatale, una sindrome che comporta la morte del tessuto spinale a causa dell’interruzione del flusso di sangue al midollo, con conseguente impossibilità di camminare.

Ma ora, grazie all’innovazione medico-tecnologica, potrà ricominciare a muoversi. È stato proprio Daniele, all’IRCCS San Raffaele dove è in cura, a presentare al mondo per la prima volta l’efficacia di Atlas 2030: si tratta di un robot pediatrico, rivolto a bambini di età compresa fra i 4 ed i 10 anni, che siano affetti da patologie neuromuscolare come miopatie, miolesioni, atrofia, o ischemia midollare, come nel caso del piccolo Daniele.

Atlas 2030: il futuro per la neuro riabilitazione pediatrica

Si chiama Atlas, come Atlante, il titano della mitologia greca che reggeva il peso del mondo sulle sue spalle. Questo robot, progettato dall’azienda iberica Marsi Bionics, è animato da otto motori situati ad altezze diverse che si adattano in maniera elastica al corpo del bambino. L’esoscheletro funziona imitando la funzione motoria muscolare fisiologica, consentendo un movimento più naturale possibile.

La struttura si colloca lungo il corpo del paziente, agganciandosi alle caviglie e alle ginocchia e collegandosi alle articolazioni in diversi punti, in modo da consentire al piccolo di muoversi in autonomia.
Uno dei grandi vantaggi di questa invenzione consiste nella possibilità, per il terapista, di posizionarsi di fronte al bambino per interagire direttamente con lui, anziché posizionarsi alle sue spalle per aiutare il movimento.

Atlas 2030 potrà avere un ruolo fondamentale nella neuro-riabilitazione dei piccoli pazienti, con risultati non limitati alla sfera fisica del piccolo paziente, ma che si estendono anche all’aspetto cognitivo: camminare diventa parte dell’attività terapeutica, e farlo con maggiore facilità ed autonomia, come il supporto pediatrico Atlas consente, è parte integrante della riabilitazione.

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