Le nostre avventure all’Isola d’Elba: 5 motivi per cui la porteremo nel cuore

– Mi manderanno a scuola? – Si… – E poi in un ufficio? – Suppongo di si… – Presto diventerai un uomo?! – Si – Non puoi acchiapparmi e fare di me un uomo! – Ma Peter … – Io voglio PER SEMPRE rimanere bambino… e divertirmi.
(James Matthew Barrie “Peter Pan o Il Ragazzo che non voleva crescere)

Si dice che esista “un’isola che non c’è” in ognuno di noi. Ebbene quest’anno abbiamo trovato la nostra e ce ne siamo perdutamente
innamorati.

È l’Isola d’Elba, un’oasi verde nell’arcipelago Toscano, un ponte immaginario tra l’Italia e la Corsica, un lembo di terra per
sentirsi subito dall’altra parte del mondo, liberi dalla frenesia del continente e dagli affanni metropolitani. Proprio come nella favola di
Peter Pan, anche all’Isola d’Elba abbiamo vissuto avventure indimenticabili… Quali? Almeno cinque!

Il primo tuffo nella spiaggia dell’Innamorata

Il nostro primo bagno è stato nelle acque della spiaggia dell’Innamorata, ospiti dell’omonimo villaggio. Si racconta che in quel lido nel 1534 gli uomini del pirata Barbarossa fecero prigioniero un certo Lorenzo. Maria, l’amata del giovane, corse verso la spiaggia e si gettò in mare. Della ragazza fu ritrovato solo lo scialle, impigliato su uno scoglio detto “Ciarpa”. Da allora ogni anno nella notte del 14 Luglio vengono accese 1.000 torce per permettere a Maria di ritrovare il suo Lorenzo. Incantati dalla leggenda e dalla silenziosa quiete del Villaggio dell’Innamorata, ci siamo regalati ogni giorno dei bagni indimenticabili.

Viaggio nel cuore dell’Isola d’Elba, alle miniere di Calamita

Siete quel genere di famiglia che anche quando è al mare ama alternare la vita in spiaggia con l’esplorazione dei dintorni? Beh, all’Isola d’Elba non avete che l’imbarazzo della scelta! Che ne dite di una discesa emozionante nelle gallerie del Ginevro, dove si estraeva la magnetite, tra pozzi interminabili e profonde voragini, lungo le vecchie stazioni minerarie per ricordare il duro lavoro dei minatori e scoprire la millenaria storia del ferro all’Elba?

I miei piccoli hanno continuato a parlare dell’avventura nel cuore della terra per giorni, anche dopo il rientro a casa. Certe esperienze sono davvero indelebili nei bambini.

Viva il benessere della mamma tra trattamenti shiatsu e yoga!

Si sa una mamma bella e rilassata è più felice (e con lei tutta la famiglia).

Per questo se avete bisogno di relax l’indirizzo giusto è assolutamente il Resort Baia Bianca Suites, nel contesto del Golfo della Biodola. Qui tutto è semplicemente perfetto: una spiaggia bianca di sabbia finissima, il cobalto del suo mare, il profumo di timo e di macchia mediterranea, la tranquillità di abbandonarsi ai ritmi di una lezione di yoga e di un rigenerante trattamento shiatsu

Trovare spazi per sé stesse non è quasi mai facile, ma sono attimi che mi sento di raccomandare, perché nutrono il bisogno di ogni mamma di ritrovare il proprio equilibrio e il proprio intimo benessere.

L’emozione di passeggiare in una spiaggia di sabbia nera

Fino ad oggi ne avevamo viste di tutti i colori: sabbia bianca, a ciottoli, rossa, ma onestamente nera no, non ci era mai capitata! 

L’emozione di infilare i piedini nella spiaggia ferrosa dei Pirati è indescrivibile: vi arriviamo attraverso il sentiero che percorrevano i carrelli carichi di ferro per raggiungere i bastimenti. Là, la magia della terra, che restituisce al mare i colori della polvere di ematite e pirite, nero e oro, e di limonite, che creano riflessi giallo-rossastri sulle rocce dell’arenile.

Già dal sentiero scosceso ci rendiamo conto della bellezza silenziosa e luccicante del tratto di spiaggia. Come non perdersi ore e ore a ricercare il proprio minerale preferito abbandonandosi di tanto in tanto a qualche tuffo nelle acque cristalline? Solo i morsi della fame hanno convinto i bambini a lasciare quest’oasi naturale di pace e colore: un luogo magico che consigliamo a quanti amano le avventure nei luoghi un po’ speciali, magari non comodissimi, ma impagabili nell’esperienza che regalano!

Gioco: i sorrisi e l’allegria delle animatrici nei nostri cuori 

Nei giorni della nostra permanenza all’isola i bambini sono stati spesso in compagnia di un gruppo di splendide animatrici elbane.

I giochi, le canzoni, le storie sono stati tantissimi e ogni giorno diversi: l’escursione guidata in miniera, le attività di scienza e mineralogia alla vecchia officina, il mini-trekking alla ricerca dei minerali, i giochi sulla spiaggia!

Ciò che di questa vacanza sicuramente non scorderemo mai è l’allegria e il grande entusiasmo di tutti quei momenti. Un’allegria figlia di un’isola capace ancora di scandire i tempi lentamente, umanizzandoli e rendendoli davvero autentici.

La nostra avventura si è conclusa laddove era iniziata, incantati da uno strepitoso tramonto nella calda e avvolgente baia dell’Innamorata.

Dell’Isola d’Elba portiamo a casa un bagaglio di ricordi indelebili, le sue albe e i suoi tramonti, i suoi orizzonti e i suoi colori, l’accoglienza solare e allegra delle sue genti, l’intensità dei profumi e dei sapori della cucina locale. Una terra capace di rapire grandi e piccini, bella, magnetica, indimenticabile.

Arrivederci Isola d’Elba, al prossimo anno!

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9 commenti

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  1. L’ estate scorsa ho visitato per intero l’ Isola D’Elba, in barca a vela. Che dire…..spettacolare…meravigliosa e da vedere!!! Soprattutto Porto Azzurro mi è rimasto nel cuore. Ma….in quanto a mare purtroppo no! Spiagge finte, brutte e create con terra o pietre. L’acqua sempre sporca. Forse io sono viziata….