Bambine & costumini: dal mini-me, alla sessualizzazione del corpo

Niente di più carino da vedere in spiaggia, della famiglia con lo stesso costume: dal papà alla mamma, dal fratellino alla sorellina. Evoluzione, questa, della moda mini-me che, nell’ultimo decennio, ha dato forma al desiderio di molte di noi: vestire le nostre bambine con accessori o capi simili ai nostri. Trend simpatico nel quale, almeno una volta nella vita, siamo cadute tutte. Se non passando il bancomat, almeno con il pensiero!

Qualche giorno fa, sbirciando tra i saldi alla ricerca di un costume per mia figlia, ho visto bikini nelle versioni per adulte di alcuni presi a mia figlia, ma non solo.

Mi sono accorta, ascoltando una mamma con la testa nello stand dei costumini delle bambine, che alcuni due pezzi erano imbottiti!
Poco, pochissimo, ma lo erano.

Ora, non so voi come la pensiate ma per me, questo strizzare l’occhio all’armadio di mamma, delle “grandi”, è sessualizzare il corpo delle bambine che non sono neanche consapevoli di essere al mondo.

Il bikini per le bambine: si o no?

Prima di addentrarci nella questione della sessualizzazione del corpo delle piccole, attraverso un accessorio pensato per le donne che vogliono arricchire le proprie forme, da loro considerate poco generose, soffermiamoci un attimo sul bikini per bambine.

Da quando sono piccola, le bambine hanno, oltre lo slip, il costume interno ed il due pezzi. Io stessa, molto giovane e priva di forme, ricordo di aver voluto un due pezzi, durato il tempo di una stagione.

Mi sono domanda, quest’anno, perché compriamo il due pezzi alle nostre figlie piccole: perché ci piace che somiglino a bambine più grandi, per proteggerle dal sole, o perché il corpo della bambine va coperto da subito?

Sono domande, non risposte le mie. E mi piacerebbe sapere cosa ne pensiate davvero, in quanto questa folle corsa nel nostro mondo adulto, ha un senso che mi sfugge.

Ci sono bambine che, una volta entrate “nell’abito delle grandi”, difficilmente ne escono, perché si vergognano, e non è possibile che ciò accada, oggi. Loro devono essere libere come i bambini, sin da subito.

I costumi imbottiti, per le bambine

Anni fa, ricordo una polemica scaturita dalla moda, lanciata da un brand oltre oceano, che aveva proposto dei costumi per bambine con la parte di sopra dall’evidente imbottitura, per ricordare la forma del seno.

Io, e lo dico onestamente, non ho capito l’esigenza di questi capi.

Per il piacere di quale occhio si acquisterebbe un bikini per bambina, con il sopra imbottito? Per quello della figlia, per quello del genitore o per il pubblico in spiaggia? Questa è la domanda che mi sono fatta, ma poi sono andata anche oltre.

Ragazzine con costumi da donna

In spiaggia ci sono un sacco di ragazzine molto giovani, poco più che bambine, con costumi pensati per donne adulte, molto sgambati o con slip molto ridotti.

Anche questa volta me lo sono domandato: perché la moda per noi donne, da quando siamo bambine, ci trasforma in una vetrina? Sin da quando siamo piccole, il nostro corpo viene sessualizzato, per poi trasformarci in macchiette e, se siete oneste non potete darmi torto, oggetto di critiche feroci ed ingiuste da parte degli adulti, che per quei capi ci giudicano. Eppure i bambini e le bambine, i ragazzini e le ragazzine, hanno qualcuno dietro, più grande di loro, che dovrebbe proteggerli ed instradarli al rispetto di loro stessi e degli atri.

Qui non parlo della nostra libertà di donne adulte che decidiamo per noi stesse. Qui parlo delle figlie per le quali decidiamo quel tal costume piuttosto che quell’altro. Per cui, a tutte le domande che mi sono posta, la risposta, se l’avete, non deve essere ricercata in una mia ristrettezza di pensiero, perché il focus è sulle bambine e sulle ragazzine che, da che mondo è mondo, pur avendo piacere ad indossare cose belle, sono più interessare a giocare con una palla, a fare castelli di sabbia, una gara di biglie, fare tuffi dalle spalle dei più grandi.

Davvero per una bambina è così importate indossare un bikini a tre anni o uno imbottito a cinque?
La risposta è ovvia, non li si disegna per lei, quei costumi.
Non sarebbe più giusto riportare le bambine ed i bambini al loro posto? A quel lasso di tempo sempre troppo breve, che è l’infanzia. Ai tuffi, alle corse sul bagnasciuga, alle amicizie sotto il nostro ombrellone. Ci sarà tempo per vestirsi come i grandi, e lasciamo che decidano loro con cosa e quando.

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