Bimbi afgani a Roma: i poliziotti giocano e disegnano con i piccoli

I bimbi afgani arrivati a Roma dopo la fuga da Kabul hanno trovato ad accoglierli in aeroporto a Fiumicino il grande cuore degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, che hanno disegnato e giocato insieme a loro.

Bimbi afgani a Roma, il gesto della Polizia di Stato

Un gesto da sottolineare e di cui andare orgogliosi quello compiuto dagli agenti che nei giorni scorsi hanno accolto all’Aeroporto di Fiumicino decine di profughi provenienti dall’Afghanistan.

Si tratta di persone che in questi anni hanno collaborato con l’Italia e che con la presa del potere da parte dei Talebani avrebbero rischiato delle pesanti ritorsioni. A lasciare il Paese insieme a loro, ovviamente, anche i propri figli. Bambini che dall’oggi al domani hanno dovuto dire addio a tutto ciò che conoscevano, salutare la propria terra, i propri amici, con la chiara prospettiva di non rivederli mai più.

Ecco perché vale doppio quanto fatto dai poliziotti e dalle poliziotte italiane, che hanno organizzato per i bimbi un’accoglienza ricca di umanità di cui andare fieri.

Bimbi afgani a Roma, ma solo se accompagnati da un adulto

Matite colorate, pennarelli, album su cui disegnare, magari un tricolore, la bandiera del nuovo Paese pronti ad ospitarli. Ma anche giochi di prestigio. Gli agenti della Polizia di Stato li hanno consegnati tra le mani dei bambini afgani appena sbarcati a Roma, parlando così una lingua universale, quella dell’amore e della solidarietà.

Non sono mancati gli abbracci, le carezze, verso questi piccoli eroi costretti a subire uno shock senza pari, ma talmente coraggiosi da avere, loro, sorrisi per tutti.

Negli ultimi giorni ha commosso il mondo intero l’immagine del neonato passato dai genitori oltre il filo spinato e affidato ad un soldato. Era la rappresentazione plastica della disperazione degli adulti, che sembravano dire: “Prendete almeno mio figlio, salvatelo”.

Ebbene, come ha precisato il ministro della Difesa inglese Wallace, “nessun minore non accompagnato sarà portato fuori dall’Afghanistan”. Almeno qualche bimbo, però, adesso è al sicuro.

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