Bonus bebè 2018: tutto quello che c’è da sapere

[toc]Il bonus bebè, denominato anche assegno di natalità, è un contributo mensile destinato ai nuclei familiari con un figlio nato o adottato nel periodo compreso tra il primo gennaio 2015 e il 31 dicembre dell’anno in corso. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come è possibile inoltrare la domanda per beneficiare di questo contributo statale anche nel 2018.

Bonus bebè: 2018: principali caratteristiche

Il bonus bebè 2018, come previsto dalla Legge Finanziaria, è stato prorogato per un altro triennio. L’importo dell’assegno, lo ricordiamo, varia in base al reddito familiare. Se il reddito annuo è inferiore a 25.000 euro l’assegno erogato sarà di 80 euro mensili, se inferiore a 7.000, invece, il bonus sarà di 160 euro mensili. È possibile fruire di questo contributo nei per i primi tre anni di vita del bambino o, nel caso del figlio adottato, nei primi 3 anni vissuti nel nuovo nucleo familiare.

Bonus bebè 2018: i requisiti

Come già detto in precedenza il bonus bebè è riservato alle famiglie che hanno un ISEE inferiore a 25.000 euro. I richiedenti, inoltre, devono essere in possesso:

  • della cittadinanza italiana (o della cittadinanza in uno Stato membro dell’Unione Europea o di un permesso di soggiorno UE per lungo periodo)
  • della residenza in Italia

Inoltre l’Ente previdenziale ha precisato che, per beneficiare del bonus bebè, bisogna presentare ogni anno, entro il 31 dicembre, la dichiarazione sostitutiva unica (DSU), necessaria per il rilascio dell’ISEE, così come previsto dal D.P.C.M. n. 159/2013.La mancata presentazione di questo documento determina la decadenza della domanda.

Bonus bebè 2018: come fare la domanda

La domanda, deve essere inoltrata entro 3 mesi dalla nascita (o dall’adozione); se si tratta di un affido temporaneo, la domanda può essere presentata, entro gli stessi termini, dal genitore affidatario.

Qualora il genitore richiedente non abbia compiuto la maggiore età o nel caso in cui sia incapace di agire, la domanda del bonus bebè deve essere presentata dal soggetto che funge da suo legale rappresentante e che, dunque, agisce per suo nome e conto.

Ma nella pratica come si inoltra la domanda? Si tratta di una procedura piuttosto semplice, sarà sufficiente tenere presente queste semplici indicazioni:

  • accedete al sito internet dell’Inps
  • cliccate sulla sezione “Servizi online”
  • entrate nell’area a voi riservata inserendo il PIN rilasciato dall’Inps
  • selezionate il pulsante “Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito”;
  • scegliete “Assegno di natalità”;
  • infine fate doppio click su “Bonus bebè”, che vi consentirà di fare il download del modulo di domanda per l’assegno di natalità.

Qualora non siate in possesso del codice richiesto o nel caso in cui non abbiate particolare dimestichezza con i servizi telematici, potrete inoltrare la domanda tramite il vostro Patronato di fiducia oppure contattando i seguenti numeri telefonici:

  • 803.164 da telefono fisso
  • 06 164.164 da telefono cellulare

Le altre agevolazioni riservate alle famiglie

Oltre al bonus bebè sono stati confermati anche altre agevolazioni per la famiglia, in particolare

  • il bonus mamma domani, ovvero il premio nascita pari a 800 euro che viene erogato alla richiedente in un’unica soluzione;
  • il bonus asilo nido, un contributo pari a 1000 euro riservato ai genitori di bambini che frequentano asili nido pubblici o privati.

La vera novità del prossimo anno è il fondo riservato a coloro che assistono in maniera continuativa una persona anziana, malata o disabile all’interno del proprio nucleo familiare. Sono stati stanziati a tal fine 60 milioni di euro che saranno elargiti nel prossimo triennio (2018-2020).

Questo fondo, denominato caregiver familiari, rientra nel più ampio progetto di iniziative legislative che mirano al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale svolta da tutti i familiari che assistono un loro congiunto ammalato e/o disabile. 

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