Bonus Centri Estivi 2021: ecco come funziona

Uno dei problemi per le famiglie italiane, al momento della chiusura delle scuole è rappresentato dalla necessità di affidare i bambini alle cure di parenti o nonni. Da diversi anni sono quindi nati dei centri estivi, che permettono di lasciare i figli minori, fornendo sia attività ludiche che pasti nell’arco della giornata. Ora l’Inps ha previsto un’agevolazione per queste famiglie per la frequenza dei costosi centri estivi del 2021. Vediamo insieme come funziona.

Un contributo importante per le famiglie

L’Inps ha recentemente pubblicato il “bando di concorso online” con il quale è possibile richiedere il bonus per i centri estivi 2021. E’ un contributo riservato alle famiglie con figli di età compresa tra i 3 ed i 14 anni e consiste in un rimborso spese. Il bando permette quindi ai bambini di usufruire di questi centri dal mese di giugno e fino a settembre 2021. Le famiglie che aderiscono a questo bando otterranno dall’Inps un contributo che può essere parziale o totale rispetto alle spese di partecipazione sostenute. Il bonus sarà riconosciuto alle famiglie solo a fronte di una durata minima di partecipazione di cinque giorni, ovvero una settimana lavorativa, e fino ad un massimo di 20 giorni, anche non consecutivi, con l’obbligo che il rimborso sia fruito dallo stesso minore. Nei costi che sono coperti dal bonus sono compresi anche quelli delle assicurazioni, oltre a quelle di attività sportive, vitto, sia pranzo che merenda, attività ludiche ed eventuali spese per gite. In totale i contributi erogati saranno 3 mila con un importo massimo di 100 euro per settimana e saranno ottenibili soltanto se il centro estivo frequentato ha delle precise caratteristiche.

Le caratteristiche dei centri estivi

I contributi potranno essere spesi presso i centri estivi che siano in linea con i protocolli di sicurezza “anti covid”, con le normative in materia di igiene, sicurezza impianti e prevenzione incendi. I centri estivi devono altresì essere dotati di ambienti coperti nei quali poter detenere gli effetti personali e con un presidio di pronto soccorso, e con accessibilità garantita per quanto riguarda le barriere architettoniche.

Chi può accedere ai bonus

Nel bando dell’Inps sono specificati anche le categorie che possono richiedere il bonus e precisamente i dipendenti e i pensionati della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e pensionati utenti della Gestione Dipendenti Pubblici.

Il bonus varia in base all’ISEE:

  • Isee nucleo famigliare fino a € 8.000,00 = 100% della quota 
  • Isee nucleo famigliare da € 8.000,01 ad € 24.000,00 = 95% della quota 
  • Isee nucleo famigliare da € 24.000,01 ad € 32.000,00 – 90% della quota 
  • Isee nucleo famigliare da € 32.000,01 ad € 56.000,00 – 85% della quota 
  • Isee nucleo famigliare superiore ad € 56.000,00 euro (o in caso di mancata rilevazione di valida DSU alla data di inoltro della domanda di partecipazione al concorso) – 80% della quota rispetto al massimo erogabile

La presentazione della domanda è possibile soltanto in via telematica ed è stata aperta dal 26 maggio scorso, con scadenza al 18 giugno prossimo alle ore 12.00. Per effettuare questa presentazione è necessario che chi effettua la richiesta possieda l’identità digitale, oppure un altro metodo di identificazione. Alla domanda deve essere allegata la DSU, “Dichiarazione sostitutiva Unica per la dichiarazione dell’ISEE” che serve per compilare la graduatoria degli aventi diritto al bonus.

Fonte INPS

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