Case del parto: la nascita in un ambiente intimo e protetto

“Basta tacere”: si intitolava così la campagna lanciata qualche tempo fa contro le manovre, spesso simili a torture, che le donne subiscono in sala parto. Racconti tremendi, da far venire i brividi al solo pensiero. All’estremo opposto c’è il parto in casa, condotto come si usava ai tempi delle nostre nonne e bisnonne: atmosfere intime e delicate, ritmi rilassati e la riduzione all’essenziale dell’assistenza ostetrica.

In mezzo ci sono le case del parto, una nuova realtà dove si può partorire in un ambiente con buona intimità domestica, ma allo stesso tempo con la garanzia dell’assistenza medica, se necessario.

Che cosa sono le case del parto

In Italia sono ancora poche, mentre all’estero abbondano, ma – c’è da giurarci – diverranno sempre di più anche da noi: il motivo del loro successo è presto detto. In questo tipo di strutture le donne, anche se non risiedono in regione, possono partorire gratuitamente, con l’ausilio dello staff di ostetriche, mentre medici e tirocinanti intervengono solo nel caso di complicanze.

Se le cose dovessero aggravarsi, è immediato il trasferimento al reparto maternità con cui queste strutture sono quasi sempre collegate.

case-del-parto2

Tutti i vantaggi delle case parto

Sicurezza equiparabile al parto in ospedale, ma maggiore intimità e minor rischio di cesarei. Questa, in sostanza, è la carta vincente delle case del parto, pensate per donare alle madri che hanno condotto una gravidanza senza problemi la possibilità di partorire “come una volta”, senza l’abuso del ricorso alla medicalizzazione.

Una volta che il bambino viene al mondo, viene favorito il contatto mamma-bambino e la nuova famiglia viene accolta in una stanzetta intima dove possono riposare mamma, papà e bebè.

Le case del parto in Italia

Le case del parto attualmente operative sul territorio nazionale sono l‘ospedale San Martino di Genova, il Centro Nascita Margherita dell’ospedale Careggi di Firenze, l’ospedale universitario di Modena, il Trecenta vicino Rovigo, il Sant’Anna di Torino.

Con la chiusura della casa del parto all’ospedale Grassi di Ostia un paio di anni fa, non sono presenti strutture di questo tipo al centro sud.

Il video della settimana

4 commenti

Rispondi a Zuema CalogiuriCancella risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. A siena esiste la casa parto,io ne ho fatto uso pet la mia seconda gravidanza. In realtá è una stanza che si trova in ospedale allo stesso piano del reparto ostetricia. Ti fanno partorird in sala parto però poi hai la tua stanza da sola con letto mattimoniale,fasciatoio,bagno in camera. Puoi farci dormire anche il primogenito e l’assistenza è garantita.

  2. In Italia dove sono? Che tutte le strutture dove si poteva partorire stanno chiudendo io a settembre per partorire mi devo fare 25 km per andare a l’ospedale più vicino , quando del mio 1 figlio l’ospedale era a 10 km ….. Quindi non so forse nel paese dei balocchi