Chi sono i bambini zebra e come gestirli

I bambini cosiddetti “iperdotati” sono bimbi con un carattere molto particolare e spesso difficile da comprendere per chi non è preparato a confrontarsi e ad assecondare i tempi ed i bisogni di bambini spesso molto introversi e con un elevato potenziale cognitivo.

Secondo la psicologa francese Jeanne Siaud-Facchin, i bambini zebra sono quei bimbi che hanno un quoziente intellettivo sopra la media e sono dotati di una sensibilità molto marcata: questo straordinario animale rappresenta infatti perfettamente l’unicità e la capacità di adattarsi all’ambiente circostante.

Perché si definiscono “bambini zebra”

Le striature che la zebra porta con orgoglio sulla sua schiena la rendono diversa da ogni altro animale e anche dai suoi simili perché, proprio come per le impronte digitali di noi umani, non esiste una zebra identica ad un’altra.

Le sue striature possono essere simili alle altre, ma rimarranno sempre distinte nella loro unicità, proprio come i tratti distintivi tipici del bambino zebra: ciascuno è meraviglioso così com’è, diverso e unico, nella sua straordinaria autenticità.

Quali sono i tratti caratteristici di un bambino zebra

Un elevato quoziente intellettivo, spesso sopra la media, e una profonda sensibilità: queste sono le caratteristiche uniche e preziose di un bambino ad alto potenziale. I bambini zebra, così come tutti i bambini superdotati, non hanno solo un quoziente intellettivo (QI) superiore alla media, ma anche una personalità diversa dagli altri bambini sia sul piano affettivo che cognitivo.

Secondo la psicologa Daniela Lucangeli, professoressa di Psicologia dello sviluppo all’università di Padova, questi bambini è come se nascessero con un tesoro a loro disposizione che però deve essere messo nella condizione giusta per poter fiorire. Per farlo ci vogliono cure ed attenzioni, oltre alla capacità di rispettare i tempi di ciascuno, senza forzarli.

La loro ipersensibilità li porta a percepire il mondo in modo diverso dagli altri (né migliore né peggiore), ponendosi sempre di fronte a molti interrogativi spesso anche molto arguti e complessi da decifrare per la loro età. Proprio per il loro essere unici ed autentici non è semplice definire le caratteristiche comuni ad un bambino zebra perché ci sarà ad esempio il bimbo che predilige le attività ripetitive e quello che invece è alla continua ricerca di cambiamento e novità.

Come gestire i bambini zebra

Affinché questi bambini speciali possano trasformare la loro unicità in dono è fondamentale che i genitori riescano subito a coglierne le incredibili qualità e potenzialità creando attorno a loro un ambiente adeguato al loro temperamento.

La scuola e gli insegnanti hanno un ruolo fondamentale e delicato allo stesso tempo: come tutti i bambini plus dotati, potrebbero non avere le caratteristiche “standard” che normalmente ci si aspetta da uno studente per la sua specifica fascia d’età, ma essere dotati di una capacità di rielaborare molto profonda ed acuta.

Questi bambini pensano e interpretano le istruzioni in modo diverso, non sempre danno come risposta ciò che per noi è evidente perché la loro mente è sempre in funzione: sfruttando anche una memoria eccezionale il suo pensiero non si organizza in maniera lineare, ma secondo ramificazioni e reti perciò per chi lo deve comprendere può essere difficile da analizzare e strutturare.

Per questo talvolta i bambini plus dotati raccolgono brutti voti a scuola : non riescono ad incasellarsi negli standard richiesti. La scrittrice Anne Widehem fa un esempio piuttosto lampante con una la copertina del suo libro “Non sono un asino, sono una zebra!

È indispensabile che scuola, famiglia e il contesto sociale siano coesi nel lasciare che questi bambini possano avere uno spazio di crescita e di sviluppo tarato su misura per loro, a volte anche tralasciando la valutazione delle prestazioni scolastiche secondo i metodi tradizionali.

I bambini zebra infatti, molto spesso, tendono a vedere ed apprezzare le qualità ed il talento degli altri più che i propri e ciò, talvolta, può portarli a sottovalutarsi: i loro genitori ed il corpo docente dovrebbero aiutarli a trovare il giusto equilibrio tra svalutarsi ed essere presuntuosi.

L’atteggiamento medio tra questi due sarà quello giusto, e il bambino potrà ancorarvisi in assoluta serenità” afferma la dottoressa Gage che ci offre una chiave di lettura molto importante per comprendere a fondo le caratteristiche di questi bambini.

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