Cina, nuova vita per Ice Boy il bambino dai capelli di ghiaccio

Un anno fa la foto del piccolo Wang Fuman, 9 anni, aveva fatto il giro del mondo. Il suo insegnante lo aveva immortalato con la testa completamente ghiacciata, dopo aver percorso 5 chilometri a piedi con temperature sotto zero per raggiungere la scuola. Un’immagine che aveva fatto discutere per la povertà e il degrado in cui si trovano migliaia di bambini cinesi delle aree rurali. Lo scatto, divenuto emblematico e virale, ha fatto sì che, a distanza di un anno dai fatti, le cose cambiassero per Wang e tanti suoi coetanei grazie a donazioni e aiuti governativi.

Wang “Ice Boy” e quel sogno di diventare poliziotto

Era il gennaio del 2018 quando una foto lo ritraeva con le guace violacee e i capelli bianchi dal ghiaccio. Ogni giorno il piccolo percorreva circa cinque chilometri a piedi per raggiungere la scuola di un piccolo paesino dello Yunnan, in Cina. Vestito di niente, costretto a sopportare temperature spesso sotto zero, Wang non rinunciava a recarsi a scuola.

Voleva studiare per diventare poliziotto, un desiderio più forte delle intemperie. Cresciuto dalla nonna, con i genitori portati per necessità a lavorare lontani da casa, Wang è diventato il simbolo dell’infanzia cinese dimenticata. Quella dei bambini delle aree rurali, senza genitori, obbligati a vivere in baracche, senza comodità e a spostarsi senza mezzi per raggiungere servizi come la scuola.

Una gara di solidarietà per aiutare i bambini “liushou”

Grazie alla foto scattata dal docente qualcosa si è però smosso. A distanza di un anno Wang ora vive in una vera casa e si è ricongiunto con i suoi genitori, che nel frattempo hanno trovato lavoro nelle vicinanze. La contea di Ludian, dove il piccolo abita con la sua famiglia, è stata sommersa da donazioni e soprattutto ha ricevuto numerosi aiuti governativi.

Il fenomeno dei bambini “liushou”, cioè “lasciati indietro” nei villaggi di campagna, dai genitori andati a lavorare in città lontane, ha colpito le coscienze di molti. Molti altri bambini, infatti, stati aiutati dalle fondazioni locali e dalla beneficenza ottenendo case più dignitose, cibo e riscaldamento per affrontare i duri mesi invernali cinesi.

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