Crisi di finto pianto del bambino: come gestirle?

Le crisi di finto pianto del bambino sono un fenomeno al quale ogni mamma è abituata e che occorre imparare a gestire nel migliore dei modi.

Ti sarai chiesta innumerevoli volte come mai tuo figlio, così tranquillo fino a un minuto prima, ora stia piangendo disperatamente. Questo atteggiamento, delle volte totalmente inaspettato, non è altro che una normale ricerca di attenzioni che accomuna tutti i bambini. Vediamo nel dettaglio come riuscire a gestire le crisi di finto pianto in tutta tranquillità e senza lasciare che il nervosismo prenda il sopravvento.

Rimprovera bonariamente il bambino

Molte volte, per far cessare sul nascere una crisi di finto pianto, è sufficiente richiamare il bambino con un tono di voce calmo e risoluto. Facciamogli presente che non riceverà le attenzioni che desidera se continua a fare i capricci.

Quando il bambino viene colto di sorpresa, solitamente smette di piangere immediatamente, in quanto capisce che non avrebbe senso continuare a recitare una parte.

Distrai il bambino facendolo divertire

Come accennato in precedenza, i bambini ricorrono spesso al finto pianto per ottenere l’attenzione dei genitori, specialmente quando si annoiano e vorrebbero essere coinvolti in qualche gioco.

Il tal caso, la soluzione giusta potrebbe essere accontentarlo: non serve inventarsi grandi stratagemmi per calmare il bambino, spesso è sufficiente cantare una canzone allegra, recitare una filastrocca o, per i più creativi, improvvisare un gioco di magia.

Cerca di capire se il pianto è giustamente motivato

Come detto in precedenza, molte volte i bimbi piangono senza motivo alcuno, ma è altrettanto vero che in alcuni casi potrebbe esserci un problema reale alla base del pianto.

I bambini, specialmente se molto piccoli, hanno difficoltà a esprimere il proprio disagio e trovano che l’unica soluzione sia piangere ininterrottamente. Ascoltiamolo il bimbo e cerchiamo di capire quale potrebbe essere la causa. Una volta accertato che si tratta di un mero capriccio e non di una situazione di disagio, facciamogli capire che un tale comportamento non è la giusta maniera di esprimersi.

Cerca di ignorare il bambino che piange

Questa è senz’altro la soluzione più difficile da mettere in atto, tuttavia sembra funzionare bene sulle crisi di pianto più ostinate. Tutto ciò che occorre fare è portare pazienza e lasciare che il bambino consumi tutte le sue lacrime fino a stancarsi.

Se non riceve alcuna risposta, il bambino sarà meno incoraggiato a continuare. Chiaramente dobbiamo scegliere di ignorarlo deliberatamente solamente quando siamo certi che non ci sia una reale motivazione alla base del pianto.

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19 commenti

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  1. Esempio: ” Una volta accertato che si tratta di un mero capriccio e non di una situazione di disagio, facciamogli capire che un tale comportamento non è la giusta maniera di esprimersi.” Il capriccio è sempre un disagio che il bambino esprime così perchè non ha la capacità di verbalizzare come si sente che ha un adulto (o che in teoria dovrebbe avere). Va accolto e gestito. Punto. Quindi non dobbiamo fargli capire un bel niente, si esprime così perchè è un bambino e non c’è nulla di sbagliato in questo. Il problema ce l’hanno gli adulti, che sono disturbati dal pianto e dai capricci dei bambini perchè non li sanno gestire, hanno fretta, non hanno voglia di farlo. Mi fermo qui, visto che sulle capacità dei genitori c’è una vasta letteratura, compresi i commenti qui sotto.

  2. Una marea di sciocchezze. I bambini hanno sempre un motivo per cui si comportano in un certo modo. Se vogliono attenzioni, qual’è il problema? Forse non ne ricevono abbastanza, e allora diamogliele così sono soddisfatti e smettono. Non si lascia mai un bambino piangere e non lo si ignora mai. Non stiamo più nell’800 o primi del ‘900. Aggiornatevi 😓

    • Se ha poco più di un mese il pianto è il suo unico modo di comunicare, quindi bisogna cercare di capire qual’é il suo bisogno. Mangiare, stanchezza, mal di pancia da colichetta, pannolino sporco, freddo/caldo.. di solito la risposta è una di queste.. a quell’età MAI ignorare il pianto.