Cucinare le verdure: gli errori da evitare

Con il sole e le temperature in aumento, gli orti stanno iniziando a dare i loro frutti e, così ci troviamo una piacevole e gustosa abbondanza di ortaggi in tavola: dalla terra al piatto c’è di mezzo la preparazione di cui non dobbiamo sottostimarne l’importanza.
Infatti, se vogliamo sfruttare al meglio i benefici dei prodotti della terra dobbiamo evitare di fare degli errori molto comuni e diffusi che potrebbero compromettere la qualità del sapore e l’apporto nutritivo degli ortaggi. Un passaggio fondamentale è quello della cottura delle verdure. Cucinare le verdure è semplice e veloce, e con qualche accorgimento in più può portare anche ad un maggiore benessere.

Fra gli errori più diffusi nella preparazione delle verdure, troviamo sicuramente la cottura troppo prolungata: ci sono ortaggi, come le patate, che non si possono assolutamente mangiare crude, ma molti altri, invece, sì. Pensiamo a carote o zucchine, ad esempio, che lasciate un po’ più al dente risultano anche più saporite.
Un altro errore comune è quello di affettare con largo anticipo le verdure prima della loro cottura o del loro consumo: prese dalla fretta e dal volerci portare avanti, si rischia di comprometterne i valori nutrizionali che, a contatto con luce e aria, perdono di qualità. Meglio, dunque, aspettare di essere vicini al pasto prima di sbucciare e tagliare le verdure.

Eccedere nei condimenti, sia di sale che di olio, non fa bene alla nostra salute e nemmeno al sapore dei piatti che presentiamo: le verdure non hanno certo bisogno di troppo condimento per farsi apprezzare; tuttavia, se non riusciamo a fare a meno di dare un po’ di tono in più alle pietanze, meglio ricorrere alle erbe e agli aromi.
Infine, una volta tanto volete togliervi lo sfizio di cucinare le verdure fritte? Va bene, ma fatelo con i giusti accorgimenti: asciugate bene gli ortaggi prima di metterli in padella (altrimenti non saranno sufficientemente croccanti) e usate dell’olio di qualità, come quello di oliva, senza ripiegare su oli più economici (come quello di girasole, ad esempio).

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