Dà due schiaffi al figlio che non vuole lavarsi: condannata a due mesi di carcere

Una donna spagnola di Pontevedra, è stata condannata a due mesi di carcere per aver dato due schiaffi al figlio che si rifiutava di fare la doccia.

La pena, convertita in sessanta giorni di servizi alla comunità, prevede anche che la madre non possa avvicinarsi al bambino a meno di 200 metri di distanza per sei mesi.

Schiaffeggia il figlio di dieci anni e viene condannata al carcere

Stupore e perplessità nella piccola comunità di Pontevedra, in Galizia, a nord-ovest della Spagna.

Il tribunale infatti ha condannato una madre a due mesi di detenzione per aver dato due schiaffi al figlio di dieci anni che non voleva fare la doccia. La pena, commutata poi in sessanta giorni di servizi per la comunità, vieta inoltre alla donna di avvicinarsi al figlio a meno di 200 metri per un periodo di sei mesi.

L’evento incriminato risale al 20 Maggio dello scorso anno quando, dopo aver ripetutamente chiesto al suo bambino di lavarsi, la donna punisce la sua disobbedienza con due ceffoni.

Il ragazzino, stando agli atti ufficiali, non ha riportato lesioni ma un semplice arrossamento cutaneo alle guance, riscontrato in una successiva visita medica. Tuttavia per i giudici si tratta di maltrattamento domestico ai danni di un minore.

Per i giudici spagnoli la violenza fisica non rientra nell’esercizio della potestà genitoriale

L’imputata aveva già effettuato un primo ricorso in appello nel mese di luglio del 2018 sostenendo di aver semplicemente esercitato il suo diritto di correzione sul figlio, ma i magistrati sono stati inamovibili giudicando la portata della reazione eccessiva e non commisurata al fatto.

Anche in secondo appello la posizione della Corte è rimasta invariata come si legge dalla sentenza di qualche giorno fa:

“Il potere che hanno i genitori per educare i figli, in ogni caso, è integrato all’interno dei diritti e dei doveri derivanti dalla potestà genitoriale e può essere concepito solo a beneficio dei bambini e alla loro formazione integrale. Ha come limite invalicabile l’integrità fisica e morale di questi”.

La difesa della donna probabilmente farà un ulteriore ricorso, chiedendo la sospensione della pena fino al giudizio definitivo della Corte Suprema.

Se anche quest’ultima confermerà la condanna iniziale, questa madre fino ad ora incensurata, dovrà allontanarsi dal figlio e scontare la sua pena.

Un evento come questo, riporta il giornale La voz de Galicia porta a riflettere sul valore dell’educazione e su quali siano i limiti da porre per una corretta crescita psicofisica dei bambini.

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