Depressione post parto, a Sanremo Levante canta la sua storia

Dopo tre anni la cantante Levante torna al festival di Sanremo. Lo fa con una canzone che racconta il dolore spesso silente di chi soffre della depressione post partum. Un testo toccante da ascoltare con piacere.

Da dove cominciare? Le paure delle neo mamme

La depressione post partum nasce da un senso profondo di inadeguatezza che può seguire la nascita di un figlio. La paura di non farcela a ricoprire il nuovo ruolo all’interno della famiglia può contribuire alla solitudine e alla tristezza.

Un fenomeno poco conosciuto e poco compreso. Il che incrementa non poco il disagio delle mamme vittime di questa forma di depressione.

Un disagio che la cantante Levante ha voluto raccontare con la sua prossima canzone in gara al festival più celebre d’Italia. Un testo credibilissimo che nasce dalla sua personale esperienza.

Il lato oscuro della maternità: la storia della cantante Levante

Levante ha voluto condividere la sua personalissima esperienza. A quasi un anno dalla nascita della sua primogenita Alma Futura, ha deciso di spiegare con delicatezza e poesia i tratti più nascosti del vivere la maternità.

A volte, purtroppo, la nuova vita non regala solo gioie ma anche ansia. “Ero nel buio più totale“, ha scritto Levante parlando del post parto. Molto spesso l’argomento rappresenta un tabù perché si pensa che la nascita di un figlio debba donare solo felicità. Quindi, niente spazio a tristezza e dolore. Ma non è così.

Parlarne, anche in pubblico, aiuta molte mamme a trovare conforto e dare la giusta dimensione ad un fenomeno che non è affatto anormale o insolito. In realtà, non esistono le super mamme.

Ho voglia di credere di poter farcela A costo di cedere parti di me

Levante, Vivo

La stessa artista siciliana ha constatato che prima di rimanere incinta aveva paura del parto, ma non aveva idea di cosa significasse essere una mamma. E non aveva neppure idea che condividere così il suo periodo buio avrebbe comportato critiche e giudizi. Sono numerosi infatti gli utenti dei social che l’hanno criticata dicendo «Sapevi a cosa andavi incontro, adesso è inutile che ti lamenti». Discorsi senza senso, soprattutto da parte di altre donne e madri, che potrebbero manifestare un briciolo di empatia in più.

Nessuno le aveva mai parlato del post partum e delle sue implicazioni emotive. Ora lo fa lei con il mezzo comunicativo più potente: la musica. Che sia ricerca di visibilità o meno, non importa. Importa che si renda sempre più persone consapevoli dell’esistenza della depressione post-partum.

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