Educare i bambini al rischio: ecco perché è importante

Gli adulti iperprotettivi rischiano di crescere dei bambini impreparati al rischio e al pericolo, ma anche a mettersi in gioco, abituati come sono ad attività realizzate ed organizzate dagli adulti invece che a giocare liberamente in modo spontaneo.

L’importanza del rischio e del gioco spontaneo

A causa dei ritmi del mondo moderno e della eccessiva prudenza di molti adulti, i bambini stanno gradualmente perdendo la possibilità di giocare liberamente e in modo spontaneo. Il loro tempo libero è ridotto e spesso viene organizzato dagli adulti stessi con attività di vario genere, probabilmente utilissime ma non spontanee dal punto di vista di un bambino. Questo fa sì che il gioco sia diventato privo di rischi, perchè sempre supervisionato e regolato da un adulto. I bambini imparano così a muoversi in un mondo privo di pericoli seppur minimi, dove un genitore o un responsabile spiegano loro la funzione degli oggetti e le regole da seguire, invece che sperimentarle e scoprirle in modo spontaneo.

Rischio, pericolo e iperprotettività

La percezione del rischio è importante per i bambini. I genitori vorrebbero crescere i loro figli proteggendoli da ogni cosa, dalle delusioni emotive come dalle sbucciature sulle ginocchia. Per una crescita sana e completa un bambino ha però bisogno di sperimentare anche piccoli momenti negativi e deve imparare a gestire una certa soglia di rischio. Questo non significa che deve essere abbandonato a se stesso rischiando di farsi male, ma neppure tenuto al riparo da tutto. Vietare troppo ai bambini può generare un sentimento di insicurezza e inadeguatezza, perchè il bambino si convince di non essere capace di fare nulla. Molto meglio proporre stimoli e sfide alla loro portata, a seconda dell’età, rassicurandoli sul fatto che l’adulto è lì vicino pronto ad intervenire in caso di bisogno, incoraggiando il bambino a provare cose nuove e affrontare le proprie paure.

Giocare in sicurezza e affrontare la paura

La presenza del’adulto non deve insomma essere soverchiante nell’esperienza di gioco. Il bambino deve sviluppare, tramite il gioco, la percezione del rischio e la capacità di percepire il pericolo e affrontarlo quando è opportuno, dopo avere valutato le possibili conseguenze. Crescere un figlio in modo eccessivamente protettivo significa impedirgli di imparare questi concetti e fargli sviluppare l’idea che senza l’adulto non sia in grado di fare nulla. Questo non significa che i bambini devono essere lasciati soli a fare giochi potenzialmente pericolosi, ma devono essere accompagnati ed incoraggiati a giocare liberamente ed affrontare le piccole conseguenze spiacevoli dei loro errori. Sbagliando si impara e chi non è messo nella condizione di sbagliare rischia di non poter sviluppare un senso di ponderata indipendenza, perchè non sarà in grado di valutare i rischi insiti nelle proprie azioni.

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