Tuo figlio è plusdotato? Ecco gli indizi per scoprirlo

Quando in psicologia si parla di bambini, molte volte ci si trova a discutere di difficoltà o problemi particolari, ma non sempre è così. Le realtà sono multi-sfaccettate e una di queste riguarda i bambini con particolari talenti. Ad esempio, un bimbo di 3 anni che già mostra un linguaggio ricco, conosce i numeri, ha una curiosità vivace e mostra interesse per l’arte o la musica, molto probabilmente è un bambino plusdotato: ciò significa che possiede uno sviluppo cognitivo superiore allo standard.

Bambini plusdotati: come comportarsi

I bambini pulsdotati sono spesso dei bimbi dal comportamento problematico e che difficilmente si integrano con i propri coetanei. A scuola, molte volte tendono a restare in disparte e cercano di non farsi notare troppo perché sono perfettamente consapevoli della loro differenza e cercano di nasconderla commettendo volutamente degli errori. Motivo per cui difficilmente sono degli studenti modello.

Come riconoscere se tuo figlio è plusdotato

Secondo un’indagine de Il Corriere della Sera del settembre 2009, condotta su bambini di età compresa fra 3 e 4 anni, questi sono i 7 indizi per capire se tuo figlio è un bambino plusdotato:

  1. È capace di memorizzare percorsi e luoghi con estrema facilità;
  2. Ascoltando per un paio di volte una favola è in grado di ricordarla a memoria e, se viene modificata, v’interrompe subito per correggerla;
  3. Non gli bastano le risposte “secche” ma vuole sempre approfondire quello che gli si dice;
  4. Ha una proprietà di linguaggio notevole e sa destreggiarsi tra parole, verbi e aggettivi con molta disinvoltura;
  5. Sa identificarsi con i sentimenti degli altri e cerca di capirli e confortarli;
  6. Ha un’elevata capacità di concentrazione e difficilmente si riesce a distrarlo; 
  7. Se gli viene chiesto di rileggere una paginetta si annoia, perché già ne ha compreso perfettamente il senso.

Riconoscere subito il talento di tuo figlio, e capire se hai davanti un bambino plusdotato, è fondamentale per metterlo in condizione di realizzarsi e integrarsi con gli altri, e ciò è possibile solo con il sostegno e l’incoraggiamento della famiglia e degli insegnanti.

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