Gravidanza e aromaterapia: il beneficio degli oli essenziali

La gravidanza, si sa, è un periodo bellissimo nella vita di una donna, ma al tempo stesso molto delicato.

Sbalzi di umore, piccoli fastidi fisici, dubbi e pensieri possono nuocere alla futura mamma. Per passare 9 mesi in tranquillità, si può ricorrere all’aromaterapia.

Questa alternativa naturale, aiuterà a ritrovare l’equilibrio emotivo e una sensazione generale di benessere.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. Attraverso l’uso di olio essenziali, estratti generalmente da elementi naturali come foglie, fiori e radici, che vengono aggiunti all’acqua del bagno, applicati su fazzoletti da inalare, stesi direttamente sulla pelle o bruciati con un diffusore, vengono stimolate le cellule cerebrali, calmando e rilassando il corpo e la mente.

Vediamo ora come usare gli oli in gravidanza. Per i primi 4 mesi è meglio evitare i massaggi con oli, perché in alcuni casi potrebbero essere irritanti. Le essenze consigliate sono: melissa, sandalo, bergamotto, arancia e menta. Hanno proprietà lenitive, rinfrescanti e rilassanti. Possono aiutare a contrastare l’ansia e, nel caso della menta, anche la nausea. 

Dal quinto al settimo mese si possono introdurre nuovi aromi e usarli per i massaggi. Particolarmente indicato per combattere le smagliature è l’olio di mandorle, miscelato al limone. Per un’azione drenante e sgonfiante, si può usare il cipresso. L’eucaliptus e il tea tree sono invece energizzanti e tonificanti.

Per gli ultimi due mesi, quando un generale benessere fisico si alterna all’ansia del parto imminente, si può ricorrere a delle essenze che invece è meglio evitare nel primo trimestre: camomilla, rosmarino, salvia, lavanda e rosa. Attenzione a spalmare sulla pelle oli come il limone o il cedro: potrebbero macchiarla con l’esposizione al sole.

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