Il falso mito dell’allattamento e il calo della vista

Non sono mosche bianche le neomamme che dicono di essere scettiche sull’avviamento dell’allattamento per paura di subire un calo della vista: questa credenza popolare è, nonostante tutta l’informazione disponibile, ancora oggi abbastanza radicata e costituisce un deterrente di un certo peso per le mamme che vogliono allattare.

In sostanza, in molte ritengono che ci sia una correlazione fra l’insorgere di disturbi visivi e l’allattamento: sfatiamo subito questo mito dicendo che, scientificamente, non esiste alcun nesso causale, per lo meno a lungo termine.
Possono essere riscontrati dei lievi peggioramenti, ma – assicurano gli esperti – si tratta solamente di un fenomeno transitorio: può effettivamente esserci un peggioramento nella capacità visiva nel periodo di allattamento, ma una volta conclusa questa fase si torna ad avere la solita vista.

Le eventuali variazioni visive temporanee sono da ricondurre alle modificazioni che molti tessuti e muscoli subiscono nel corso della gravidanza: anche i muscoli dell’occhio potrebbero esserne interessati e, quindi, subire una modifica che incida sulle capacità visive.
Anche in gravidanza, quindi, ci possono essere dei peggioramenti visivi, ma – rassicurano i medici – è solo una questione di tempo: dopo un po’ tutto tornerà come prima.

Un altro discorso è quello che riguarda le donne affette da miopia che spesso lamentano – concluso l’allattamento – di vederci peggio di prima: anche in questo non esiste nessuna correlazione scientifica fra i due fenomeni e l’eventuale calo della vista sarà semmai da attribuire al fatto che – fra la gravidanza, il parto e l’allattamento – possono esserci di mezzo due anni o più, nel corso dei quali fisiologicamente la vista può calare.

Dunque, neo mamme potete allattare tranquillamente, senza timori per la vostra vista: oltre a non esserci alcuna evidenza scientifica, pensate che la paura di diminuire la propria capacità visiva con l’allattamento è un problema tutto nostrano. Le mamme del Nord Europa, per esempio, non si pongono minimamente questi problemi…

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