Il furgone diventa un’aula: l’idea di un’insegnante ai tempi del lockdown

Abbiamo vissuto tempi particolari ai quali talvolta non siamo stati del tutto preparati a causa della pandemia che ci ha coinvolto tutti indistintamente. Molte vite sono state stravolte e obbligate a dei cambiamenti che non hanno risparmiato neppure l’istruzione scolastica.
Si è trattato di un evento eccezionale che ci ha messi tutti alla prova e lo dimostra anche questa storia che arriva dal Messico e che riguarda un’insegnante la quale, per non abbandonare i suoi studenti, ha avuto un’idea davvero originale.

La forza d’animo di un insegnante ai tempi del Covid

Non sono stati affatto dei casi isolati quelli che hanno coinvolto molti insegnanti durante la chiusura totale di tutte le attività primarie come le scuole e che li hanno portati a fare ricorso alla loro forza d’animo intraprendendo azioni importati pur di restare vicino ai loro studenti.

Nay è un’insegnante originaria di Apaseo el grande, a Guanajuato in Messico, la quale per amore del suo lavoro e dei suoi studenti ha trasformato il suo furgone in una sorta di aula mobile: ha usato la zona posteriore del mezzo mettendo due sedie e una scrivania, in modo da poter raggiungere ognuno dei suoi alunni non in grado di accedere a internet.

Come si evince dalle foto che sono diventate virali, l’insegnante ha mantenuto il distanziamento sociale e preso tutte le precauzioni dovute; ha indossato la mascherina, seguito uno studente per volta e sterilizzato ogni oggetto con l’alcool.
Alcuni ruoli emergono in modo preponderante nella società ed esattamente come medici e infermieri, anche quello degli insegnanti è contrassegnato dal senso di responsabilità, dedizione e generosità nei confronti di persone che sarebbero rimaste abbandonate a se stesse in un momento davvero difficile.

Il problema della didattica a distanza

Solo qualche giorno fa è arrivata la notizia del professor Ferdinando Bonessio che si era messo alla guida per consegnare il suo cellulare a una ragazza che, a causa di problemi legati alla connessione, non avrebbe potuto sostenere l’esame di terza media.
Ancora oggi la didattica a distanza è un problema tangibile e reale, in quanto legato alla necessità di avere una linea internet a casa. Durante la pandemia questo ostacolo è emerso in maniera violenta perché non tutti ancora oggi possono avere accesso al wi-fi o non possiedono un pc, un tablet o uno smartphone.
È per questi motivi che abbiamo avuto modo di assistere all’umanità idi tanti insegnanti che hanno trovato un modo per interagire con i loro alunni più in difficoltà.

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