Il post della moglie di Kledi per ricordare la battaglia contro la meningoencefalite del figlio

Il ballerino Kledi Kadiu e la moglie Charlotte Lazzari tornano sui social a parlare del loro secondogenito, Gabriel. Dopo un anno dalla nascita del figlio, la coppia sembra aver trovato le forze per ripercorrere le tappe di un anno difficile e doloroso.

La diagnosi di meningoencefalite

In data 11 settembre 2021, a pochi giorni dalla nascita del loro secondo figlio, il ballerino di amici Kledi Kadiu e la moglie Charlotte Lazzari, nota insegnante di yoga, ricevono la triste notizia di una diagnosi complessa.

Al loro piccolo infatti, dopo aver manifestato convulsioni e febbre molto alta, viene diagnosticata una brutta malattia, che prende il nome di meningoencefalite, una pericolosa infezione che colpisce il cervello.

Da quel momento, per la famiglia inizia un vero e proprio calvario, una battaglia giornaliera fatta di terapia intensiva, dolore e incertezza, che Kledi aveva poi deciso di condividere sui social.

Ad un anno dalla nascita: l’amore cura ogni cosa

Charlotte Lazzari, durante l’anno passato aveva accennato sui social al periodo buio che stava vivendo, ma non è mai entrata nello specifico, così da tutelare la privacy della famiglia.

Torna però a farlo in occasione del primo compleanno di Gabriel, il 29 Agosto scorso, quando ha pubblicato un reel molto tenero che ripercorre i momenti del suo primo ‘giro intorno al Sole‘.

Ma è solo pochi giorni fa, 11 Settembre 2022, a un anno esatto dalla triste diagnosi di meningoencefalite che Charlotte si apre davvero, e condivide le emozioni, la rabbia, la tristezza e le paure del complesso anno appena vissuto.

Ho rivissuto paura, rabbia, tristezza e vulnerabilità perché in certi momenti del “sei forte mamma“ non te ne fai proprio niente. 

Soprattutto, la Lazzari tiene a sensibilizzare con i genitori che stanno vivendo un periodo simile e che ogni giorno combattono contro le malattie dei propri figli.

‘Vi tengo per mano’, scrive Charlotte nel suo post: un gesto di unione ed empatia verso tutti coloro che hanno condiviso con lei le loro battaglie e i loro forti dolori, nella consapevolezza e nella speranza che con l’amore si possono vincere anche le sfide più difficili.

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