Impariamo a camminare: 7 consigli per favorire il cammino

La conquista del cammino è una pietra miliare nello sviluppo del bambino. I genitori tendenzialmente aspettano con trepidazione questa tappa e la accolgono con molta gioia.

Il cammino è una conquista nella quale si riversano molte aspettative, pertanto non è insolito vedere familiari che cercano di “far camminare” il bambino ancora prima che sia pronto, o che comprano aggeggi che dovrebbero facilitare i primi passi, o ancora, che entrano in agitazione quando questo non viene appreso intorno all’anno di età.

Generalmente un bambino inizia a camminare intorno ai 10-12 mesi, a volte prima e a volte dopo. È bene sottolineare che ogni bimbo, in assenza di problematiche specifiche, impara a camminare nei tempi che gli sono necessari, pertanto esiste grande variabilità e ogni caso è a sé.

Ad ogni modo l’acquisizione del cammino può essere favorita seguendo questi 7 consigli:

  1. Cercate di mantenere un clima sereno e gratificate il piccolo durante gli
    spostamenti, non forzatelo a camminare tenendolo per le mani.
  2. Create un ambiente sicuro (attenzione alle prese elettriche, agli spigoli, agli oggetti sporgenti…) in cui sia libero di muoversi e sperimentare il movimento in autonomia.
  3. Non usate il girello, questo strumento non consente di acquisire il controllo necessario per camminare da solo.
  4. Cercate di disporre la stanza in modo che siano presenti appoggi a cui aggrapparsi per tirarsi su, come il divano, tavolini bassi etc… e ponete un gioco al di sopra in modo da motivare il bimbo a raggiungerlo.
  5. Una volta in piedi, spostate il gioco alla sua destra o alla sua sinistra per incentivare il cammino laterale, questo è un ottimo esercizio per allenare l’equilibrio.
  6. Appena il bimbo vi sembrerà più sicuro si può provare ad introdurre il “primi passi” che fornisce un sostegno per il cammino frontale.
  7. Utilizzate scarpine alte e rigide in modo da favorire maggiore stabilità.

Se a 16/18 mesi non cammina ancora potrebbe esserci un lieve ritardo ma è meglio consultare il pediatra per avere un quadro globale. In genere, salvo altre problematiche particolari, il pediatra vi consiglierà di rivolgervi al terapista della neuropsicomotricità il quale potrà effettuare una valutazione sui requisiti del cammino e fornirvi indicazioni caso-
specifiche.

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