Questo articolo non è un articolo sul bullismo. Con questa premessa introduciamo un argomento sensibile per ogni mamma senza addentrarci nel tema più vasto della prevaricazione e la violenza tra bambini.
La nostra intenzione è quella di darvi qualche suggerimento per insegnare ai figli a difendersi nei luoghi che frequentano in assenza dei genitori, e quindi alla ludoteca o all'asilo, ma anche più grandi alla scuola materna.
I bambini dal carattere molto buono, i figli unici che stanno poco a contatto con altri bimbi, e in generale chi si sta affacciando alla vita in punta di piedi, può scontrarsi con la prima battaglia della sua giovane età: i piccoli soprusi dai compagni più forti.
Una spinta di troppo, un morso dato anche per giocare e non per il solo scopo di fare male, piccoli dispetti e gelosie, la prevaricazione per avere tutti i giochi che andrebbero condivisi, la tirata di capelli.
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Per la mamma venire a conoscenza di certi atteggiamenti è un tuffo al cuore. Sapere che il proprio figlio è stato vittima della più semplice mancanza di rispetto, perché non vogliamo utilizzare il termine violenza che in questo caso è poco adatto, impensierisce e preoccupa.
Che cosa fare allora?
C’è solo una soluzione: il genitore deve insegnare ai bambini a difendersi dai compagni più forti. Il che non significa essere ineducati o rispondere con impeto ad un attacco. Insegnare ai bambini a difendersi equivale a:
- Evitare di stimolare la violenza nel bambino con istigazioni o stimoli negativi
- Educare a utilizzare il dialogo
- Spiegare al bambino che non bisogna cercare il conflitto e lo scontro per motivi leggeri come la scelta di un gioco. Il bambino deve capire che è inutile contendersi un oggetto quando all'asilo ce ne sono tanti altri con cui giocare.
Infine, è bene spiegare al proprio figlio, soprattutto quello più grande, che quando nascono problemi con i compagni, il suo punto di riferimento deve essere sempre l’educatrice, che ha il ruolo di spiegare ai due bambini la situazione più corretta in quel momento.
Mio figlio è la classica vittima che non reagivase il bulletto lo picchia. Pure se più piccolo. Di lui. veniva picchiato da e si metteva a piangere e lo diceva balla maestra.Dopo diverse situazioni negative ho deciso che bisognava dire basta.ora Gli dico di reagire e se riceve un pugno invece di piangere deve atterrarlo e dargliele. Solo così il bullo impara che non sei un pungingball a sua disposizione. Non si può sempre va essere vittima