La Grande Fabbrica delle Parole, uno spazio a Milano per giovani scrittori

A Milano, nella zona vivace e multiculturale di Via Padova, i bambini possono giocare…con le parole!

Nato nel 2009, si chiama La Grande Fabbrica delle Parole ed è il primo spazio in Italia sorto sulla scia del progetto “826 Valencia”, inaugurato a San Francisco nel 2002 (e poi diffusosi anche a Londra e Dublino).

Con questo laboratorio completamente gratuito i bimbi incontrano culture diverse e sperimentano le infinite possibilità della scrittura creativa, divertendosi in maniera intelligente, con il supporto di volontari e di professionisti del settore. In breve tempo, ha coinvolto quasi tutte le scuole del capoluogo lombardo, ma non solo, con incontri mattutini che si svolgono tre giorni a settimana. In alcune occasioni speciali, poi, il laboratorio è aperto anche alle famiglie, genitori compresi.

Il supporto dei circa 150 tutor-volontari (scrittori, giornalisti, editori, insegnanti…) è fondamentale, perché, mettendo a disposizione dei più piccoli il loro amore per la scrittura e le loro competenze, permettono di realizzare attività di grande interesse socio-culturale. E i progetti della Grande Fabbrica delle Parole sono moltissimi e spaziano dalla letteratura, alla poesia, dai fotoromanzi ai cortometraggi.

La responsabile Francesca Frediani ha sottolineato come il laboratorio si rivolga soprattutto a quei bambini a rischio di “marginalizzazione sociale”. Lo spirito alla base del progetto è quello della “Grammatica della fantasia” di Gianni Rodari, secondo cui i bambini debbano essere gli autori di nuovi libri, rivisitazioni moderne di antiche fiabe, da mettere nella libreria accanto ai propri libri preferiti. L’idea di “fare” (o rifare) un libro è, per i piccoli, molto stimolante e motivo di grande soddisfazione personale.

Lo spazio è stato sostenuto dalla Fondazione Peppino Vismara, dalla Fondazione Cariplo e dal Comune di Milano e da una raccolta di fondi, che rende possibile la collaborazione anche con nomi illustri della cultura italiana contemporanea, come Gianni Biondillo o Marco Missiroli.

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