La moglie di Bode Miller parla della morte della figlia: eccola nell’ecografia del fratellino

Ad alcuni mesi di distanza dalla tragedia che ha colpito la coppia Morgan Miller (moglie dell’ex sciatore Bode) è tornata a parlare della morte della figlia: e lo ha fatto pubblicando su Instagram la foto dell’ecografia del fratellino, fatta solamente cinque giorni dopo quel luttuoso evento.

Il post per il compleanno di Emeline

Lo scorso 5 novembre, in occasione di quello che sarebbe stato il secondo compleanno della loro figlia Emeline, Morgan Miller (compagna del 41enne Bode, ex leggenda americana dello sci alpino) ha postato su Instagram la foto di una ecografia del loro ultimo bimbo, tornando a parlare della tragedia che li ha colpiti in estate.

Infatti lo scorso giugno la piccola Emeline era morta annegata in piscina durante una festa e da allora i coniugi Miller si sono chiusi nel dolore, affidando i loro pensieri solo a una intervista concessa un po’ di tempo fa alla Nbc e poi ai profili social.

E l’immagine postata da Morgan per ricordare la figlia scomparsa ha suscitato molta tenerezza nei follower dato che, a suo dire, la foto è stata scattata solamente cinque giorni dopo quel dramma.

“Anche se ero riluttante ho deciso di farmi l’ecografia per controllare se il bambino che avevo in pancia stesso crescendo bene”, ha spiegato la mamma pur ammettendo che pensare al futuro dopo la perdita di Emeline è stata per lei “una pugnalata al cuore”.

“C’era già un angelo che vegliava su mio figlio”

E nel lungo post, una sorta di sfogo dopo settimane di silenzio, Morgan Miller ha condiviso su Instagram una toccante riflessione: riferendosi alla foto dell’ecografia del bimbo nato lo scorso 8 ottobre scrive che “accanto a lui c’è un angelo, la sua sorellina” e ricorda come la visita di quel giorno si sia trasformata per lei in un evento speciale.

La donna, infatti, rivela di aver chiesto al tecnico dell’ecografia di non desiderare una immagine in 3D ma, all’improvviso, sullo schermo si è materializzato il viso di Emeline. E guardando lo scatto apparso su Instagram si notano in effetti, appena accennati, i lineamenti del volto di una bimba, di profilo, vicino alla guancia del piccolo: “Sembrava avere il naso di Bode e le labbra carnose. Ma non appena ho visto questo nuovo bambino, i miei occhi si sono soffermati sull’angelo che giaceva a destra del suo volto e che lo abbracciava, con le braccia intorno al suo collo. Come se volesse dirgli: ‘Va tutto bene, andrà tutto bene. Ti voglio bene'” ha scritto Morgan che ha letto in questa sorta di visione un’apparizione angelica che la rassicurava sul fatto che la gravidanza sarebbe andata bene e inoltre che la piccola Emmy fosse ancora con loro.

“Ora che il nostro bambino è qui, è lui che abbraccia lei” ha concluso la signora Miller dicendosi certa che gli angeli si trovano ovunque intorno a noi.

 

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When we walked out of the hospital without our Emmy, despair and uncertainty surrounded us. The parting words from the medical staff, in those early hours after we lost our baby Emmy, was to check on the baby in my tummy. So, 5 days after losing her, I reluctantly had the ultrasound tech come check on the baby growing in my belly. To step into my future without my daughter felt like a dagger to my heart. How can life change so quickly? During the last ultrasound, my baby Emmy lay in my arms wondering what she was looking at on the screen. And, now, she was gone. This time, I asked the tech to be quick. She asked if I wanted a 3D image to which I replied, “no.” She swiftly maneuvered the wand around my stomach, checking on all parts. As she viewed the baby’s profile, she told me, “I know you don’t want a 3D image but this is a perfect angle and I feel like I need to do one. I will be quick.” As the screen switched over to 3D imaging, I saw my sweet baby’s face. He looked so much like my other babies: just like Bode with that sweet nose and those full lips. But as quickly as I saw this new baby, my eyes moved to the angel lying to the right of his face, holding him, arms around his neck. Almost as if to say, “It’s okay. I’m here. It’s going to be okay. I love you.” I hold onto this picture as a clear sign that my son knows his sister. That my baby girl Emmy is still with us. And now that our sweet baby boy is here earth side, he now holds her.

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