Latte scaduto al supermercato: bimba di 15 mesi in ospedale

Quando una tranquilla giornata nella bellissima Capri si trasforma in un vero e proprio incubo: una bimba di soli 15 mesi è finita in ospedale dopo aver bevuto del latte artificiale scaduto da oltre 7 mesi.

Latte scaduto al supermercato: bimba di 15 mesi in ospedale

Una bimba di soli 15 mesi, dopo aver bevuto qualche sorso del latte artificiale dal biberon, ha iniziato ad avvertire un forte e preoccupante malessere, accompagnato da vomito e pianti inconsolabili. La mamma, preoccupata per la salute della piccola che appariva minuto dopo minuto sempre più sofferente, ha cercato di capire che cosa avesse causato questo forte malessere, cercando come prima cosa la data di scadenza riportata sulla confezione.

E qui l’amara scoperta: il latte, regolarmente esposto sugli scaffali di un supermercato di Anacapri, era scaduto ben 7 mesi prima, a gennaio 2022.

La corsa al pronto soccorso: bimba all’ospedale di Capri

La mamma, una giovane avvocatessa di Anacapri, è riuscita a mantenere la calma e il sangue freddo necessari per portare la piccola al più vicino ospedale dell’isola.

I medici del pronto soccorso, fortunatamente, l’hanno subito rassicurata sulle condizioni non preoccupanti della piccola e hanno confermato il sospetto che il malessere potesse essere proprio causato dal latte avariato con cui era stato preparato il biberon.

Le conseguenze per la bimba, arrivata in ospedale con un forte stato di disidratazione dovuto proprio ai numerosi episodi di vomito, non destano comunque preoccupazioni dal punto di vista medico.

Passato lo spavento per l’accaduto la giovane mamma ha dichiarato sgomenta che “Il supermercato in cui ho acquistato il latte artificiale per la mia bimba è un punto vendita di fiducia in cui sono solita recarmi a fare la spesa e perciò non ho controllato subito la data di scadenza. Mai avrei potuto immaginare che cosa sarebbe accaduto di li a poche ore“.

Le conseguenze per il punto vendita

La salute dei bambini, specialmente i piccolissimi, non deve essere fonte di disattenzioni e dimenticanze e perciò la mamma ha pensato di segnalare l’accaduto alla stazione dei Carabinieri di Anacapri, sporgendo una formale denuncia contro i proprietari del punto vendita.

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