Intossicazione alimentare nelle scuole: le analisi sui pomodorini

23 maggio 2024 –

Nelle ultime settimane, numerosi bambini e alcuni insegnanti hanno manifestato malori a scuola dopo aver consumato pomodorini distribuiti nel progetto “Frutta e Verdura nelle Scuole” del Ministero dell’Agricoltura. Si sospetta un‘intossicazione alimentare, nel frattempo il progetto è stato sospeso.

I casi di intossicazione nelle scuole Emiliane e a Udine

Gli episodi di intossicazione hanno inizialmente coinvolto diverse scuole dell’Emilia-Romagna, estendendosi successivamente fino a Udine e nelle Marche. In totale, più di 100 bambini e alcuni docenti di vari istituti scolastici hanno manifestato malori.

Le prime segnalazioni sono arrivate il 10 maggio dalle scuole elementari Emilio Po e Galilei di Modena, dove 132 alunni e 7 insegnanti hanno manifestato sintomi di intossicazione alimentare. Tra questi, due alunni hanno richiesto il ricovero in ospedale ma poi dimessi nel giro di poche ore.

I sintomi come nausea, vomito, dolori addominali e bruciore di stomaco hanno fatto subito pensare ad un’intossicazione alimentare. I sintomi sono comparsi rapidamente, entro 15-30 minuti dal consumo, indicando subito i pomodorini come possibile causa.

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Anche altre province hanno riportato casi di intossicazione. A Forlì, 40 bambini hanno presentato sintomi come nausea, vomito, diarrea e mal di pancia, con alcuni che hanno sperimentato bruciore delle mucose orali. A Rimini è stato segnalato un caso, mentre a Faenza 20 bambini hanno accusato malori. Alcuni casi sono segnalati anche a Cesena, ma nessuno di questi è risultato grave.

Altri casi ancora di intossicazione sono risultati nelle scuole in Friuli e nelle Marche.

Le prime indagini sui pomodorini sospetti

Le autorità regionali hanno avviato un’indagine per individuare la fonte dell’intossicazione e hanno sospeso temporaneamente il consumo di pomodorini fino alla conclusione delle analisi. I pomodorini provenivano dal progetto “Frutta e Verdura nelle Scuole” del Ministero dell’Agricoltura, sollevando preoccupazioni riguardo ai controlli di qualità e alla catena di distribuzione.

Il progetto mira a promuovere il consumo di frutta e verdura tra gli alunni delle scuole primarie, fornendo contributi a fondo perduto fino al 90% delle spese di fornitura e distribuzione di prodotti ortofrutticoli. Tra le attività educative sono previsti corsi di degustazione, attività ludico-ricreative, visite a fattorie e informazioni su agricoltura e sane abitudini alimentari.

I pomodorini in esame erano distribuiti dalla società agricola Kiwi Sole. Il Ministero dell’Agricoltura, Sviluppo Economico e Forestale ha temporaneamente interrotto tutte le consegne del fornitore dopo aver ricevuto le segnalazioni. Kiwi Sole ha inviato campioni dei pomodorini per ulteriori analisi e ha dichiarato che, secondo i loro controlli interni, il prodotto era conforme.

Risultati preliminari delle analisi

I campioni infatti sono arrivati all’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia-Romagna e al laboratorio Arpae di Ferrara per una serie di analisi. I risultati preliminari hanno mostrato l’assenza di tossine batteriche e contaminanti chimici come rame, metalli pesanti, zolfo, istamina o residui di prodotti fitosanitari in quantità anomale.

Le indagini proseguono per identificare eventuali sostanze naturalmente presenti nei pomodori che potrebbero aver causato l’intossicazione.

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