Lettera ad un figlio maschio

Caro figlio mio,

ti guardo mentre dormi, con la guancia tenera appoggiata al cuscino, e il respiro leggero che mi sfiora.

Ti guardo e penso che un giorno tu, cucciolo, diventerai uomo, nel corpo e nei pensieri. Ti guardo e immagino che nell’uomo che sarai, ci sarà anche la madre che sono stata.

È una grande responsabilità aiutarti a crescere: e vedere non solo che i tuoi vestitini diventano piccoli e le tue mani sempre più grandi, ma scoprire i tuoi sogni e i tuoi pensieri.

E io voglio, figlio mio, che i tuoi pensieri siano d’amore e rispetto verso le donne che incontrerai. Che i tuoi orecchi siano attenti e pronti ad ascoltare, e che i tuoi occhi sappiano vedere oltre la bellezza di un viso e di un corpo.

Ti chiedo, figlio mio, di non provocare dolore, di non essere rapace, ma tenero e affettuoso, come adesso sei con me. Ti chiedo di riuscire a parlare, ad esprimere i tuoi sentimenti, con il candore dei tuoi 5 anni anche quando ne avrai trenta.

Ti auguro di avere una bocca sorridente, che non si vergogni di cantare quando è felice, e di sfiorare con un bacio il volto di chi ama.

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Risorse immagine: Depositphotos

E se la donna che avrai vicino dovesse soffrire o essere infelice, falla sedere accanto a te, dai importanza al suo dolore, rispetta la sua tristezza, come io faccio con te.

Prego affinché le tue mani siano sempre tenere, capaci di consolare, di difendere e accarezzare e mai di colpire. Mai. Tu che non hai mai preso uno schiaffo, non osare alzare il braccio su qualsiasi donna di questa Terra.

Spero che il tuo cuore resti grande, come lo è adesso che sei così piccolo, e non porti mai rancore, anche nei confronti di chi non saprà amarti.

Sii libero, caro figlio mio, anche dall’immenso amore che ho per te: mai dovrà essere una gabbia, ma solo il trampolino che ti farà volare incontro alla vita.

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